Sessantaquattro vittime e 50 ustionati, alcuni dei quali in gravi condizioni. E’ il bilancio registrato dopo un incendio scoppiato nell’unità Covid-19 nell’ospedale Al-Hussein, situato nella città di Nassiriya, nel sud dell’Iraq. Le autorità pare abbiano imputato la causa del disastro allo scoppio di una bombola di ossigeno medicale all’interno dell’ospedale. La maggior parte delle vittime sono morte per soffocamento e per le ustioni riportate, ha riferito la televisione di stato Al Iraquiya. L’ennesima tragedia, dal momento che lo scorso aprile, un incendio simile verificatosi nell’ospedale di Al Jatib, situato nel sud-est di Baghdad, capitale del Paese, ha provocato 82 morti e oltre cento feriti. Il presidente iracheno Barham Saleh, dopo aver deplorato l’incidente di lunedì, ha dichiarato oggi che entrambi i disastri sono il risultato di ” una cattiva gestione in cui viene sottovalutata la vita degli iracheni, che assieme alla corruzione, impedisce il buon funzionamento delle istituzioni”.
- 17 Settembre 2024 -