“È stata approvata in commissione l’ultima stesura dell’emendamento al decreto Sostegni-bis che dispone la proroga della scadenza di versamenti per i soggetti Isa al 15 settembre 2021, senza la previsione di alcuna maggiorazione. E tutto ciò a conclusione di un vortice di date presunte trapelate dalla stampa, al centro del quale, come di consueto, ci siamo trovati noi commercialisti, lasciati nella più totale incertezza a ridosso della scadenza, alle prese con modelli sempre più complicati e in vista delle ulteriori incombenze relative alle richieste del nuovo contributo a fondo perduto”. E’ quanto afferma il presidente Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, che, a nome di tutto il direttivo, riprendendo le perplessità manifestate dal presidente nazionale Marco Cuchel, manifesta la propria amarezza. Il motivo? “Va dato sicuramente atto – aggiunge Paolino – al primo firmatario dell’emendamento e al relatore, ma anche agli altri sostenitori, di aver tentato di portare la proroga al 30 settembre, così come previsto nella stesura originaria e di avere in ogni caso anche ottenuto la previsione di eliminazione della maggiorazione, portando un seppur piccolo beneficio al contribuente; ma quello che non si riesce a comprendere è il motivo per il quale abbia prevalso il parere negativo della Ragioneria, inspiegabile in quanto tale scadenza è stata prevista anche per altre annualità. Non c’erano infatti motivi oggettivi per non arrivare alla fine del mese, né di natura tecnica e tantomeno erariale, c’erano solo buone ragioni per farlo. Quelle settimane in più avrebbero dato a noi commercialisti un po’ di respiro, visto il caos che ci attende tra modelli rompicapo, circolari da 539 pagine e invio delle nuove domande per i contributi a fondo perduto”.
E il presidente Anc Ragusa Paolino aggiunge: “Non è possibile continuare a dover lottare per ogni singolo diritto. Abbiamo dato tutto come categoria in questi 18 mesi, con spirito di sacrificio ci siamo messi a disposizione della collettività (i nostri clienti) per fare ottenere i bonus che i vari governi sbandieravano in tv e che non erano automatici ma che sono stati erogati dietro compilazione di domande con una serie di dati da inserire e di controlli sui cali dei volumi d’affari dei fatturati e dei ricavi. Lo abbiamo fatto in spregio anche alla nostra salute continuando ad andare in studio perché non sempre si può lavorare in smart working da casa (occorre visionare documenti e archivi) ma abbiamo risposto per aiutare i contribuenti. Non ci consideriamo eroi ma semplicemente professionisti consapevoli anche del ruolo civico che abbiamo. Chiedere lo spostamento a fine settembre con 0,40 per il pagamento delle imposte sulle dichiarazioni dei contribuenti che elaboriamo noi era il minimo che il governo ci potesse concedere. I professionisti ed i loro collaboratori hanno lavorato in questi 18 mesi ininterrottamente perché oltre alle normali scadenze (già di per sé innumerevoli e neanche una sospesa) si sono aggiunte quelle delle presentazioni delle richieste dei vari bonus (solo a esempio, il 2 settembre scade la richiesta Bonus sostegni bis non automatico mentre il 13 luglio la richiesta del Bonus Sicilia). Il minimo sarebbe stato potere organizzare in serenità le vacanze per rifiatare e riposarci come fanno i parlamentari e gli avvocati che si fermano tutto il mese di agosto con chiusura del Tribunale e delle Camere. Come al solito, noi siamo considerati figli di un dio minore. Siamo stati umiliati per l’ennesima volta. L’Anc rivendica con fermezza i diritti del professionista affinché sia riconosciuto lo sforzo che la categoria ha fatto in questo anno e mezzo pandemico, nel corso del quale è stato grazie ai commercialisti se le imprese e i contribuenti sono riusciti ad avere accesso ai benefici che le norme hanno previsto, avendo pertanto anche un ruolo attivo nella decompressione della tensione sociale e nella tenuta del sistema”.
- 15 Settembre 2024 -