“E’ semplicemente assurdo quello che sta accadendo a Ragusa dove mai, in precedenza, si era dovuto fare i conti con una situazione simile rispetto all’emergenza idrica che non accenna ad attenuarsi, anzi aumenta ogni giorno di più. Sentire che ci sono famiglie che, in via Asia, zona Bruscé, così come in contrada Cisternazzi, alla periferia della città, ma anche in via Anfuso e in via Solunto, dove sono presenti molti complessi condominiali, sono state costrette a trasferirsi chi nelle seconde case chi nelle abitazioni dei genitori per cercare di scongiurare la penuria d’acqua, la dice lunga su come questo momento di crisi sia gestito dal Comune”.
E’ il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, a rivolgersi all’amministrazione comunale chiedendo di fare in modo che questa tendenza deficitaria possa essere invertita. “Finora, tutte le contromisure adottate dall’ente di palazzo dell’Aquila e di cui abbiamo appreso – continua Chiavola – sembra che siano servite a poco. Le criticità e i disagi, infatti, continuano a fare capolino. E le segnalazioni da parte dei cittadini non si contano. A poco serve addossare la responsabilità di quanto sta accadendo alla siccità. Significa che il Comune avrebbe dovuto avere pronto un piano B che, di fatto, sta cercando di attivare adesso con poco successo, così come abbiamo riscontrato. E’ arrivato il momento, quindi, di azioni straordinarie, eccezionali, in grado di dare risposte subito. Ritengo che i cittadini ragusani, finora, abbiano avuto fin troppa pazienza rispetto all’entità dei disagi che hanno dovuto e continuano a sopportare”.
- 19 Settembre 2024 -