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Territorio. Parcheggio scambio di Marina di Ragusa

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Numerose le domande dei residenti della zona per il parcheggio scambio di via Escrivà, a Marina di Ragusa: se ne fa interprete l’esecutivo di segreteria del Movimento Territorio che ha raccolto numerose segnalazioni che vengono poste all’attenzione degli organi di informazione.
“Dopo l’ennesimo tentativo andato a vuoto di trovare un gestore per il servizio di park&ride nell’area destinata a verde pubblico di via Escrivà, a monte della circonvallazione di Marina di Ragusa, si apprestano i lavori per rendere comunque utilizzabile l’area come parcheggio” – esordisce una nota dell’Esecutivo del Movimento dove si legge ancora: “Numerose le perplessità sull’iniziativa dell’amministrazione, creare un’area di parcheggio di grandi dimensioni all’interno di una zona residenziale non è certo l’optimum per chi vuole godere della propria casa di villeggiatura in santa pace. Prevedibile inquinamento ambientale, sonoro e una forte riduzione della vivibilità della zona, soprattutto nelle ore serali, fino a tarda ora.
Peraltro, si tratterebbe di un’area, derivante da perequazione urbanistica, che dovrebbe essere destinata a verde pubblico, pare, invece che, in fretta e furia si provvederà ad attrezzare un parcheggio ma non si ha conferma dell’entità dei lavori, non si sa se l’area verrà asfaltata, se ci sarà una regolare segnaletica orizzontale e verticale, se ci sarà una illuminazione adeguata, se saranno predisposti tutti gli accorgimenti per limitare al minimo i disagi per i residenti. Residenti che, da parte loro, si stanno organizzando per fa valere le proprie istanze.”
“Complici le attuali condizioni climatiche – conclude la nota – la stagione si può dire del tutto avviata, la gente avrebbe diritto di sapere di più, oltre alle ormai consuete cerimonie e alla presentazione di progetti per il futuro. Marina di Ragusa abbonda di consulte, comitati vari e associazioni ma i problemi essenziali della gente restano sul tappeto, rischiando di rovinare la stagione di tante famiglie che cercano solo di godere in sanata pace di un quanto mai meritato periodo di riposo e di serenità, riposo e serenità che vengono minati, comunque, da lavori che vengono iniziati in forte ritardo, che si dovevano programmare con molto anticipo rispetto alla presenza dei vacanzieri nella zona”

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