India. Gli agricoltori riprendono le proteste contro il governo

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I sindacati degli agricoltori indiani marceranno uniti questo fine settimana verso la capitale, New Delhi, sette mesi dopo l’inizio delle proteste contro tre leggi del settore agricolo approvate nel settembre 2020 dal parlamento, presieduto da Narendra Modi. La coalizione di 40 sindacati agricoli ha presentato un memorandum al ministro Ram Nath Kovind invitandolo a ordinare al primo ministro Modi di abrogare immediatamente le tre “leggi contro gli agricoltori”. Il sindacato l’SKM, ha trasmesso al presidente la “profonda angoscia e rabbia” di milioni di famiglie di contadini del paese. Mentre il Governo continua a sostenere che le tre leggi agricole sono favorevoli agli agricoltori e introdurranno nuove tecnologie in agricoltura, anche se diversi incontri tenutisi tra agricoltori e governo non sono riusciti a sbloccare le controversie. Gli ultimi colloqui del governo si sono tenuti con i leader dei contadini il 22 gennaio, subito interrotti dopo la parata di trattori, del 26 gennaio a New Delhi,  definita dal governo violenta, atta a creare caos e disordini.

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