
L’enclave britannica nel sud della Spagna ha promosso un referendum sull’abolizione dell’ergastolo per le donne che abortiscono fino a 12 settimane. Gibilterra, la piccola colonia britannica nel sud della Spagna con moneta e governi propri, vota dunque per la depenalizzazione della pratica dell’aborto, per la quale si può essere condannati fino all’ergastolo, secondo l’attuale codice penale in vigore. In caso di successo del referendum, Gibilterra sostituirebbe la legislazione che punisce l’aborto con l’ergastolo, anche se finora non è mai stata applicata, con un emendamento al codice penale che lo depenalizzerebbe. Tuttavia, l’emendamento con cui verrebbe sostituita la legge, risulta più dura rispetto a quella britannica, poiché l’aborto sarà consentito fino a 12 settimane di gestazione, mentre nel Regno Unito le interruzioni di gravidanza sono consentite fino a 24 settimane. Le categorie che sostengono la depenalizzazione convengono che le donne hanno il diritto di decidere quando, e se sono pronte ad avere figli, cosa che loro considerano essere interamente una decisione personale. La riforma è stata approvata dal Parlamento di Gibilterra nel luglio 2019 e il referendum si sarebbe dovuto tenere a marzo 2020, poi rimandato per l’evoluzione catastrofica della pandemia che ha mietuto finora 4 milioni di morti nel mondo.