
“Confronto” recepisce e fa proprie le richieste e le proposte dei contribuenti interessati ai rimborsi spettanti per le legge a seguito del sisma del mese di dicembre 1990 e sollecita l’intervento dei parlamentari nazionali eletti nelle province di Catania, di Siracusa e di Ragusa. Il Consiglio Direttivo dell’associazione, grazie al contributo di Vittorio Bracchitta, che, partecipando alla riunione con l’argomento posto all’ordine del giorno, ha fornito ed illustrato la proposta di un disegno di legge formulato da un nutrito gruppo di contribuenti interessati, ha approvato uno specifico documento teso ad ottenere la previsione delle risorse finanziarie necessarie per la liquidazione delle somme dovute per il totale rimborso di tutte le pratiche rimaste parzialmente o totalmente inevase. Detto documento è stato già inviato ai parlamentari del territorio in uno alla richiesta finalizzata all’avvio di una iniziativa parlamentare, possibilmente unitaria, per lo stanziamento delle somme necessarie per porre fine ad un discorso del quale si parla da oltre trent’anni. Discutendo sull’argomento, il Direttivo non ha escluso altre iniziative a sostegno dell’attività dei parlamentari al cui ruolo è stato legato il destino delle giuste attese di coloro che hanno diritto ai rimborsi. Ed è in tal senso che il direttivo dell’associazione ha auspicato un convinto, incisivo e possibilmente risolutivo intervento delle forze politiche e sindacali oltre che dei rappresentanti dei consumatori.
“Il tutto costituisce la conferma che quando è lo Stato deve incassare, fissa le scadenze e, se non si paga entro i termini stabiliti, prima applica le sanzioni, poi perseguita chi ritarda ed infine arriva ai sequestri – ha dichiarato il presidente Enzo Cavallo – Quando invece deve pagare la pubblica amministrazione il contribuente deve aspettare per decenni: sempre che qualcuno se ne ricorda. Come Confronto non è la prima volta che ci occupiamo del Sisma e degli impegni non mantenuti. Ora, ancora una volta, ci siamo rivolti ai Parlamentari nazionali del nostro Territorio nella speranza che a distanza di oltre trent’anni dal sisma si possa chiudere una vicenda che, per come si è proceduto, ha dello scandaloso: un esempio per nulla edificante per tutti e per le istituzioni in particolare”
5 commenti su “Sisma 90. “Confronto” Modica sollecita i rimborsi”
Finalmente qualcosa si muove. In tutta questa vicenda non si riesce a capire come mai, nonostante la consolidata giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione e in presenze di varie sentenze antecedentemente emesse dalle competenti CTR, si sia potuto negare a numerosi contribuenti la pratica attuazione di un diritto costituzionalmente riconosciuto.
Caro rappresentante del popolo italiano, se ci sei BATTI UN COLPO!!!
Decine e decine di migliaia di contribuenti hanno dovuto affrontare spese e sacrifici e sono tuttora in attesa del riconoscimento di diritti che tant’altri cittadini hanno da tempo ottenuto sic et simpliciter.
Dopo 30 anni siamo nel buio nero…
Non c’è verso alcuno.
Idem per i danni del ciclone Athos. i cui 102 milioni stanziati della Protezione Civiledi , sono stati distratti.
Ciclone Athos !
Un futrto di 102 milioni di €, senza colpevoli.
Nessuno che abbia tirato le fila per arrivare ai truffatori regionali.
Era il 2012, e nei mesi successivi sono stati bravi a distrarre l’importo pervenuto da Roma.
Lo Stato se ne lava le mani, e la politica regionali gode.
Quando si dica: GOVERNO LADRO…
A chi sono andati i soldi impegnati nel risarcire i proprietari di infrastrutture danneggiati ??
Confronto ha le possibilità di fare indagini, e non lo fa.
Secondo voi perché??
Nel momento in cui si fa una legge che riconosce un diritto ai cittadini solo perché abitavano e risiedevano nei luoghi del terremoto del 90 , non ce nessun bisogno che il cittadino presenti istanza di rimborso . In automatico nelle nazioni che funzionano arrivano i soldi a casa , in unica soluzione o rateizzare.
Sono ormai 33 anni che attendo questo rimborso pur avendo presentato richiesta nei tempi giusti, forse per gli ultimi cittadini che ancora attendono sarà bene informare figli e nipoti nelle more di una nostra dipartita, una vergogna di stato