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M5S Ragusa. Crisi idrica, disagi pesanti nelle contrade

Tempo di lettura: 2 minuti

“Ragusa continua ancora ad essere alle prese con problemi di carattere idrico. In maniera magari più silente rispetto ai giorni scorsi ma i disagi continuano ad esserci. Solo che, adesso, ai disservizi per così dire quotidiani se ne sono aggiunti altri di più lunga durata. Che stanno contribuendo a complicare il quadro complessivo”.

E’ la riflessione che arriva dal capogruppo M5s Ragusa, Sergio Firrincieli, a nome del gruppo consiliari, dopo avere preso atto di una serie di circostanze. “Negli uffici di via Spatola – sottolinea l’esponente pentastellato – arrivano, in media, una ventina di telefonate al giorno riguardanti i disagi di cui stiamo parlando. Certamente, in fase calante rispetto a prima, così come asserito dall’assessore al ramo, ma prendiamo atto che non esiste una soluzione organica che ci proietti verso il lungo periodo. E il motivo è presto detto. Se è vero che con tre-quattro autobotti riusciamo a soddisfare queste venti chiamate al giorno, almeno sul territorio comunale, è altrettanto vero che ai cittadini residenti nelle contrade stanno consegnando adesso l’acqua che era stata richiesta intorno a fine marzo. Cosa significa? Vuol dire che i ragusani residenti a monte di Marina, piuttosto che in contrada Conservatore o ai Cento pozzi, giusto per citare alcune zone della città, si sono visti costretti ad acquistare l’acqua di tasca propria senza che nessuno, un domani, provveda a rimborsarla. Insomma, si risolvono i disservizi quotidiani ma se ne sono creati altri. E perché dovrebbe esserci questa disparità tra le fasce dei cittadini? Ce ne sono di Serie A e di Serie B? No, non va bene”.

“Riteniamo che un sindaco, se necessario, così come in questo caso – aggiunge Firrincieli – avrebbe potuto fare uso anche delle autobotti utilizzate dalla Protezione civile regionale, sottolineando l’eccezionalità del momento. E, invece, i ritardi, per i cittadini delle contrade, sono diventati molto pesanti”. “In più – conclude Firrincieli – vorremmo comprendere a che punto sono le autorizzazioni che il Comune ha richiesto per l’utilizzo dei pozzi Asi. Autorizzazioni che dovrebbero arrivare dalla Regione. Ancora, non si sa nulla. Come al solito, rischiamo di pagare il fatto di non avere un peso specifico, sul piano politico, a Palermo. Tanto i ragusani possono aspettare”.

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