
Il Comitato ProTribunale di Modica è stato presente all’incontro,del Coordinamento Nazionale per la Giustizia di Prossimità, convocato dal presidente Pietro Agnusdei e svoltosi in videconferenza, sabato 22 maggio . Oltre al portavoce, Enzo Galazzo per il comitato hanno partecipato Salvatore Rando, anche nella sua qualità di incaricato del Sindaco di Modica ed Enzo Cavallo quale componente del comitato e presidente dell’associazione Confronto.
Si è trattato di un incontro denso di contenuti nel corso del quale si è parlato della mobilitazione in corso in provincia di Ragusa per l’utilizzo del palazzo di giustizia di Modica al servizio della attività giudiziaria iblea, e di tutte le iniziative avviate nel Paese per chiedere il ripristino dei tribunali soppressi .
Al centro della discussione l’incontestabile e paradossale “fallimento della legge di riforma” della geografia giudiziaria in Italia, voluta per contenere i costi e per accelerare i tempi della giustizia e che di fatto ha invece prodotto effetti diametralmente opposti se è vero com’ è purtroppo vero che si continua a sprecare risorse ingenti per rimediare soluzioni impossibili, e che si accentuano sempre di più i ritardi che si registrano per avere le risposte giudiziarie.
Con gli interventi dei vari partecipanti sono state illustrate le problematiche esistenti in tutti i territori dei tribunali soppressi con la legge di riforma, e da parte di tutti è stato sollecitato l’intervento del Ministro e del Parlamento per il superamento delle inaccettabili carenze da tempo segnalate.
Particolare riferimento è stato fatto alle significative iniziative avviate dalle Regioni Abruzzo e Marche oltre che dalla Regione Sicilia ed è stato espresso l’auspicio che altrettanto possa essere fatto dalle altre Regioni interessate alla questione “organizzazione logistica della giustizia”. Così come già avvenuto nel comprensorio di Modica, è stato anche sollecitato l’intervento dei Sindaci e dei Consigli Comunali in rappresentanza di tutti i cittadini penalizzati dalle assurde scelte operate in forza della legge di riforma e dalla scarsa attenzione prestata per il superamento delle carenze più volte denunciate a tutti i livelli.
A conclusione dell’incontro il coordinamento ha approvato un documento da inviare a tutte le Regioni e a tutti i Comuni direttamente interessati al mal funzionamento della giustizia, per chiedere il sostegno istituzionale delle iniziative del coordinamento nazionale e dei vari comitati territoriali. Altro documento è stato approvato per essere inviato al Ministro per chiedere di attenzionare la situazione nei territori interessati e per sollecitare un incontro con una delegazione del coordinamento