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Emergenza rifiuti(M5S Ragusa): Sempre meno chiara la situazione

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“Il sindaco si sforza di fornire particolari sulla situazione rifiuti a Ragusa, ma molti dettagli lasciano dubbi e perplessità, come è stato fin dal primo minuto”. Lo afferma il capogruppo 5 Stelle al Comune di Ragusa, Sergio Firrincieli, che si mantiene in contatto con altri sindaci e amministratori del territorio isolano e raccoglie informazioni diverse sulla situazione discariche.

“Pare che la discarica di Lentini – continua Firrincieli – potrà restare aperta fino al 29 maggio, segnale evidente che altrove si lavora per venire a capo dell’emergenza. Dal sindaco Cassì abbiamo appreso che siamo fra quelli che conferivamo a Lentini il trattato, a differenza degli altri comuni che conferiscono, ancora oggi, il cosiddetto “tale e quale”. Sono chiarimenti sempre tardivi ed erogati con il contagocce, non sappiamo perché ci hanno chiuso le porte della discarica di Gela, dove conferivamo dal 1° aprile. Perché, per noi, i disagi cominciano prima? In ogni caso una situazione ampiamente prevista e da prevedere nelle conseguenze, una situazione che ci ha trovato ancora una volta impreparati. Arriviamo sempre all’ultimo giorno e non c’è una voce autorevole che si imponga e si muova per ottenere in tempo autorizzazioni necessarie”.

“In Consiglio comunale – spiega ancora Firrincieli – abbiamo ascoltato il sindaco che da presidente si è derubricato a vertice di un CdA, coinvolgendo gli altri sindaci: la cosa ci appare come un tentativo di condividere responsabilità che, però, non ci sono note e, al riguardo, bene farebbero gli altri sindaci a chiarire le loro posizioni. Per quanto ci riguarda a Ragusa, ma la situazione, è di tutta evidenza, coinvolge il territorio, una condizione di estrema emergenza per l’incapacità del governo regionale a produrre una attenta e funzionale politica dei rifiuti, che impone ben altre strategie, da parte di un sindaco che evidentemente non può fare contemporaneamente il sindaco, l’assessore all’ambiente e il presidente della Srr, tutti compiti che, fino a questo punto, non sono espletati in maniera accettabile. Ragusa non vuole andare a finire con montagne di spazzatura nelle piazze, ma lo spettacolo di altre città sembra imminente anche nella nostra, perché stiamo completando il ciclo settimanale e abbiamo in casa un sacchetto per ogni tipologia di rifiuto, è chiaro che la gente non potrà accumulare tutto a casa, il sindaco ci dovrà dire dove conservare i rifiuti e non lo potrà fare la sera prima con i messaggini del portavoce. Ci sono tante domande senza risposta, per esempio, dove vanno a conferire i camion che raccolgono i rifiuti di scuole e commercianti? Il sindaco Cassì avrà una risposta per tutto, ma i chiarimenti devono arrivare alla città tutti in una volta, come pure l’evolversi della situazione”.

“Di certo – prosegue ancora Firrincieli – dalla prossima settimana non potremo tenere dentro casa i rifiuti, di qualsiasi tipologia, a questo punto serve un tavolo di crisi permanente, aperto a tutte le forze politiche perché il nostro sindaco sta dimostrando di perdere il controllo della situazione, non ci sono più le minime garanzie di credibilità per quello che sta accadendo oltre i cancelli del Tmb e il sindaco ne dovrebbe rispondere come primo cittadino e come presidente della Srr. Dal momento che non si vuole fare da parte, consenta un’ampia condivisione della gestione e delle scelte per una emergenza che non ha ancora compreso nella sua gravità”.

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