#scelgodilavorare. Riapertura a pranzo e a cena, dentro e fuori, con tutti i dispositivi di sicurezza. Il 26 aprile, il giorno fissato per la riapertura delle attività di ristorazione, dovrà essere assicurata anche l’apertura delle attività che non hanno dehors nell’area esterna. Lo hanno ribadito i ristoratori aderenti a Confimprese iblea. “Siamo allo stremo – spiega il presidente territoriale di Confimprese, Peppe Occhipinti – e non vogliamo più ascoltare e sentire le solite assurdità che ci propina il ministro o il componente del comitato tecnico scientifico di turno. Il 26 aprile si apre. Punto. Senza alcuna distinzione tra dentro o fuori. Non possiamo accettare che chi non ha posti all’esterno non possa aprire e gli autogrill invece si”. Non viene compreso, fino in fondo, il livello di disperazione e dramma vissuto dai ristoratori che hanno investito in sicurezza e poi, nonostante il parere chiaro in tal senso del comitato tecnico scientifico, si trovano assimilati a chi continua a provocare assembramenti. Come annunciato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, i ristoranti all’aperto potranno essere aperti a pranzo e a cena, in zona gialla, non più fino alle 18 ma fino alle 22. Per i ristoranti al chiuso, invece, la data da considerare è il 1° giugno. Gli esperti dovranno esprimersi sulla validità dei protocolli, elaborati dal gruppo tecnico ristretto composto dai rappresentanti di cinque regioni, ed eventualmente apportare modifiche. In un periodo in cui oltre alle belle parole di solidarietà e di mezzi provvedimenti ci vogliono, più che mai, i fatti. “Le amministrazioni locali devono dare un segnale di sostegno concreto –incalza il presidente provinciale di Confimprese, Pippo Occhipinti – sostenendo le battaglie e le giuste rivendicazioni dei ristoratori. Bene ha fatto il comune di Modica a sospendere il pagamento della Tari per ristoranti, pizzerie, pub, trattorie, birrerie, bar, caffè, pasticcerie, gelaterie, strutture ricettive, impianti sportivi. Mi congratulo con il sindaco Abbate per i provvedimenti nei confronti delle imprese in difficoltà con un aiuto economico pari al 40% per pagare anche le locazioni dei mesi di aprile, maggio e giugno 2021. Sembra davvero strano che il comune di Ragusa continua a non prendere in seria considerazione quello che accade in altre realtà e ad imporre, seppur con una riduzione, il pagamento della tassa sui rifiuti. Il sindaco e la giunta di Ragusa devono dare un segnale concreto ed immediato”.
- 7 Ottobre 2024 -