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M5S Modica su mancato ottenimento contributi sulla differenziata

Consigliere Medica: “Di chi sono le responsabilità?” On. Campo: “Un’altra occasione sprecata”
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Il Comune di Modica non rientra tra i Comuni virtuosi siciliani in tema di raccolta differenziata. Ciò non lo dice il M5S, ma la Regione Siciliana che esclude l’Ente di Palazzo San Domenico per tre anni di fila dalla lista dei Comuni siciliani premiati con ingenti contributi a fondo perduto per aver superato la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata prevista dalla legge. A tal riguardo, il M5S di Modica, tramite il suo portavoce, il Consigliere Comunale, Marcello Medica, ha presentato, nei giorni scorsi, un’interrogazione per chiedere conto e ragione all’Amministrazione Comunale del mancato raggiungimento della soglia di raccolta differenziata del 65 per cento negli anni dal 2017 al 2020 e conseguentemente del mancato ottenimento dei contributi regionali a fondo perduto per un totale di circa 800 mila euro.
Nell’interrogazione il Consigliere del M5S di Modica rileva che con D.A. n. 67 la Regione Siciliana, in attuazione del comma 11 dell’art. 15 della legge regionale 8 maggio 2018, n. 8, modificato dal comma 3 dell’art. 1 della L.R. n. 24/2018, ha approvato il riparto della somma complessiva di 5 milioni di euro, da assegnare a 134 Comuni dell’Isola che nell’anno 2019 hanno superato la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata in materia di rifiuti urbani, in conformità all’articolo 205 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 152 e del decreto ministeriale 26 maggio 2016; e che anche per l’anno di competenza 2018 e 2017 sono stati stanziati altri fondi, 5 milioni di euro per il 2018 e 2 milioni d euro per il 2017, che hanno visto premiare rispettivamente 79 e 31 Comuni siciliani virtuosi per aver superato la soglia del 65 per cento di raccolta differenziata in materia di rifiuti urbani, usufruendo in tal modo di contributi non indifferenti.
Si rimarca, pertanto, il fatto che il Comune di Modica per l’anno 2019 non risulta tra i 134 Comuni siciliani beneficiari dei suddetti contributi a fondo perduto quantificabili in un importo che avrebbe superato 150 mila euro; che anche per gli anni 2018 e 2017 il Comune di Modica non è risultato beneficiario dei contributi a fondo perduto, quantificabili in importi che avrebbero notevolmente superato quello previsto per il 2019; che anche per l’anno 2020 il Comune di Modica non sarà beneficiario dei contributi regionali giacché la media delle percentuali mensili di raccolta differenziata non supera la prevista soglia del 65 per cento; e che tali contributi regionali, quantificabili nei quattro anni presi in esame in circa 800 mila euro, sarebbero potuti servire per abbassare le tariffe TARI ai cittadini, già di per sé abbastanza elevate.
Il Consigliere Medica, quindi, chiede all’Amministrazione Comunale di conoscere: le motivazioni per le quali non si è raggiunta la prevista soglia di raccolta differenziata del 65 per cento per risultare beneficiari dei contributi regionali a fondo perduto nei vari anni, dal 2017 e fino al 2020; se l’Amministrazione ha individuato o anche solo ipotizzato delle responsabilità in merito al mancato raggiungimento negli anni suddetti della soglia di raccolta differenziata del 65 per cento prevista dalla legge; se, per il mancato ottenimento di tali contributi regionali a fondo perduto, il Comune di Modica ha già pensato o sta pensando di rivalersi nei confronti della società di gestione, dato che nel Capitolato Speciale d’Appalto si evince tale onere a carico del gestore del servizio; e infine, quali azioni sta mettendo in campo l’Amministrazione per evitare di perdere tali contributi regionali a fondo perduto anche in futuro e cioè dall’anno 2021 in poi.
Sull’argomento sollevato dal Consigliere Medica, interviene anche la deputata regionale del M5S, Stefania Campo, la quale così si esprime: “Non potremmo dire che bene della premialità e soprattutto del grande risultato raggiunto con la differenziata, merito delle macchine amministrative, delle aziende coinvolte e chiaramente della grande partecipazione attiva dei cittadini stessi, in fin dei conti la premialità tornerà proprio a loro vantaggio. Ci dispiace per gli altri Comuni e quindi anche per Modica, che hanno perso e continuano a perdere questa importante occasione. Tuttavia, come ho fatto notare in Aula all’Ars, non è sufficiente fare la differenziata spinta per ottenere la medaglia del 65% e acchiappare il premio, ma dovrebbe essere assolutamente indispensabile tenere pulito tutto il territorio, urbano ed extraurbano. Troppi sono i comuni difatti che fanno un’ottima differenziata dentro la cintura urbana ma che lasciano le proprie campagne sommerse da discariche, piccole e grandi. Di chi è la colpa? Chi controlla i soliti incivili? E soprattutto perché non si inserisce nei contratti di raccolta dei rifiuti anche il servizio di monitoraggio delle campagne e di eliminazione delle micro-discariche extraurbane? Questo avevo proposto durante la Finanziaria e su questo continuerò a battermi”.

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