![](https://www.radiortm.it/wp-content/uploads/2021/03/Lesterno-della-biblioteca-comunale-di-Vittoria.jpg)
La presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura aperte e funzionanti regolarmente. La presenza di una o più librerie sul territorio. La partecipazione dell’Amministrazione comunale e di scuole, biblioteche, librerie, associazioni operative sul territorio comunale a uno dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci e Maggio dei libri). L’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura e all’editoria, nonché l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni. Erano questi i requisiti per potere ottenere la qualifica di Città che legge dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con il Mibact. Tutti requisiti che la città di Vittoria non poteva vantare e, quindi, non è stato possibile presentare la relativa istanza. “Dobbiamo invertire assolutamente questa tendenza – sottolinea il segretario dell’associazione politica Reset, Alessandro Mugnas – stiamo parlando della nona città della Sicilia, per numero di abitanti. Ed è assurdo che la stessa non possieda i requisiti per potere ottenere un riconoscimento del genere. La nostra sola biblioteca, infatti, pur se la stessa è stata resa funzionale in questo periodo di semilockdown, non poteva essere sufficiente per garantire la partecipazione al bando. Speriamo nei prossimi. Ma dobbiamo creare i presupposti per fare nascere i relativi requisiti. A cominciare dalla stipula di un patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise di promozione della lettura. E’ un impegno fondamentale che tutte le componenti della società civile devono essere pronte a portare avanti, sotto la guida della casa comunale. Affinché anche Vittoria possa concorrere al riconoscimento di Città che legge”.