
In questo periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dalla diffusione del Covid-19, anche Anteas Ragusa ha dovuto reinventare le linee guida della propria attività con l’obiettivo di sostenere gli associati e, più in generale, gli anziani. Nel contesto di questa attività di riconfigurazione, è emerso come tra gli oggetti utili alla demenza sia ormai d’obbligo annoverare tablet e smartphone. “Infatti – afferma il presidente di Anteas Ragusa, Rocco Schininà – sebbene gli anziani siano spesso considerati degli “imbranati tecnologici”, in realtà sono più abili di quanto immaginiamo. Abbiamo potuto osservare nelle nostre strutture e luoghi di associazione a livello nazionale, quindi con un riscontro più che attendibile, che gli anziani con declino cognitivo, se adeguatamente introdotti all’uso delle nuove tecnologie, riescono ad apprenderne bene utilizzo e finalità. Ecco perché abbiamo voluto approfondire la tematica scoprendo che, al giorno d’oggi, esistono molti apparecchi pensati appositamente per un utente anziano con icone grandi, maneggevoli e che prevedono tempi prolungati per l’esecuzione di un comando. Esistono, inoltre, numerosi software e app pensate per gli anziani che propongono attività ricreative, giochi di stimolazione cognitiva o funzioni che facilitano le attività di tutti i giorni (come le app che ricordano le medicine da prendere). Abbiamo potuto osservare in anziani ragusani che utilizzano le nuove tecnologie effetti positivi sia a livello cognitivo che emotivo, frutto delle stimolazioni di vario genere che la tecnologia può offrire. Ovviamente è più facile inserire smartphone e tablet nella vita dell’anziano quando il declino cognitivo è lieve o meglio ancora se esso è assente in modo tale che possa apprenderne l’utilizzo al meglio e conservarlo il più a lungo possibile. Ci stiamo facendo portatori, con i nostri associati, di questa pratica particolare per fare in modo che, in questo periodo pandemico, gli stessi continuino a ricevere stimoli positivi”.