
“Diciannove posizioni, non una e due. La classifica riguardante la qualità della vita pubblicata in queste ultime ore da Il Sole 24 ore, il prestigioso quotidiano economico nazionale, ci penalizza in maniera grave. E ci fa interrogare, così come avevamo fatto nei giorni scorsi in relazione a un’analoga classifica pubblicata, in quel caso, da Italia Oggi, sulla necessità di capire dove sta andando la politica amministrativa di questo territorio. Continuiamo a rimanere perplessi e, purtroppo, i dati ci danno ulteriore conferma rispetto a questa nostra disillusione”.
E’ quanto affermano la coordinatrice provinciale di Italia Viva, Marianna Buscema, e il componente del comitato nazionale Salvo Liuzzo, secondo cui, ancora una volta, i dati mettono in rilievo le difficoltà delle amministrazioni locali a tenere botta rispetto a una situazione diventata molto più complessa nell’anno della pandemia. “Infatti – continuano gli esponenti di Italia Viva – è stato tenuto in considerazione un fattore specifico che riguarda proprio la complessità della situazione dovuta all’emergenza sanitaria. Ma il dato complessivo che ci deve fare riflettere è che, in 31 anni, l’area iblea è precipitata dalla 77esima posizione del 1990 alla 99esima di questo 2020. Ci saranno momenti più opportuni e adeguati per elaborare nel dettaglio le voci singole. Ma non possiamo fare a meno di rilevare che chi ci amministra debba passarsi una mano sulla coscienza e comprendere quali sono stati questi errori che continuano a penalizzarci. Una caduta senza paracadute quella che stiamo subendo come cittadini del territorio ibleo. E, ovviamente, non è possibile continuare ancora così a fare finta di niente”.