“Bene l’estensione agli agenti di commercio, nei codici Ateco indicati, del contributo a fondo perduto. È un primo passo ma gli agenti lavorano trasversalmente su più settori. Restano, quindi, molti operatori che non sono stati compresi”: è la valutazione dei vertici Fnaarc, la Federazione nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, sul Decreto Ristori quater.
“Il nostro impegno prioritario – affermano Alberto Petranzan presidente nazionale e Lorenzo Battaglia presidente provinciale – è far giungere i ristori a tutti gli agenti e rappresentanti di commercio che hanno subito perdite. Chiediamo perciò, nello spirito di collaborazione già riscontrato di recente con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che si possa avviare un nuovo tavolo di confronto: l’obiettivo è quello di andare oltre la logica dei codici Ateco e di considerare un periodo più ampio per il calcolo del calo di fatturato, non certamente solo aprile rispetto all’aprile dell’anno precedente. Gli agenti di commercio, oltretutto, percepiscono le provvigioni in maniera differita rispetto ai fatturati acquisiti”.
“La nostra categoria, che ha un ruolo essenziale per la ripresa dei consumi e l’attività, in particolare, delle piccole e medie imprese – conclude Roberto Sica, consigliere nazionale Fnaarc – risente in tutta la sua gravità degli effetti fortemente negativi di questo 2020. Occorrono immediati interventi di sostegno, così come già più volte indicato dalla Fnaarc”.