
L’inserimento dell’area archeologica di Cava Ispica nel POC 2014-2020 (Piano Operativo Complementare) porta i suoi frutti. E’ stato infatti reso pubblico il progetto che cambierà radicalmente il volto dell’importante area grazie ai suoi sei milioni di euro che verranno impiegati per diverse opere di miglioria. Una parte, circa un milione, sono già stati spesi per i primi lavori che hanno riguardato i percorsi turistici ed il sottopassaggio. Gli altri prevedono la realizzazione di una zona ricreativa destinata agli eventi culturali che comprende anche un anfiteatro in pietra dove si potranno organizzare spettacoli teatrali, concerti e varie iniziative. La costruzione di un ascensore panoramico collocato all’ingresso in prossimità della biglietteria posta presso l’ex mulino. La realizzazione di un fabbricato adibito a servizi igienici e deposito e di un servizio accoglienza, biglietteria e guardiania nel fabbricato ex Mulino dove verrà realizzata anche una passerella in grigliato metallico di collegamento tra l’interno della grotta e l’attuale piano di campagna. L’allestimento museografico dell’Antiquarium presso la chiesa rupestre di Santa Maria che consistono nella riqualificazione dell’area esterna e della ridefinizione di alcuni elementi del sistema espositivo interno. Ed inoltre la realizzazione di un deposito provvisorio di materiale proveniente dagli scavi archeologici e la mimetizzazione dell’attuale locale tecnico. “Un progetto complesso ed articolato – commenta il Sindaco – che ha necessitato di un periodo di gestazione lungo circa cinque anni. Valeva però la pena attendere perché tutti questi lavori renderanno la nostra area archeologica ancora più importante e attrattiva per i turisti che già la scelgono in massa per le loro escursioni culturali. E’ doveroso ringraziare i vari sovrintendenti che si sono alternati in questi anni alla guida della Sovrintendenza di Ragusa così come l’onorevole Minardo che allora si fece portavoce delle nostre ragioni per far rientrare il progetto di Cava Ispica tra quelli finanziati, tra i quali, in un primo momento, mancava proprio Cava Ispica. Un errore che siamo riusciti a far correggere ed oggi possiamo finalmente raccoglierne i frutti”.