
Bar, ristoranti, palestre, cinema, teatri, continuano ad essere bersaglio mobile di qualunque DPCM. Primi colpevoli dello sviluppo del virus? Depositari massimi del contagio? Quanto decretato ieri dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con misure drastiche ha poco senso e temo non produca gli effetti sperati. Perché la stragrande maggioranza degli operatori di questi settori rispetta le regole e per farlo ha affrontato spese di adeguamento e fatto rinunce nel rispetto di tutti i protocolli, distanziando, sanificando, usando le mascherine etc… E allora perché farli chiudere? Perché i bar e i ristoranti possono aprire a pranzo e non a cena? Così facendo non chiuderanno alle 18,00 ma rischieranno di chiudere definitivamente e in Sicilia oltre 25 mila imprese sono già in sofferenza grave. Servono aiuti immediati e concreti e non annunci. Nessuna attività che rispetta le regole anti-Covid deve chiudere; si pensi seriamente, piuttosto, a rafforzare i controlli e il sistema sanitario con più medici ed infermieri, più posti letto, per garantire cure e consentire a tutti di lavorare in sicurezza.
1 commento su “Minardo. Ristorazione ancora bersaglio nuovo Dpcm”
Sig. Minardo,
Ormai è prassi o abitudine di usare il condizionale in tutto. Si deve fare questo, si deve fare quello, si deve fare cosi, si deve fare coli, ma in realtà poi chi deve fare ancora non l’ho capito. Ogni giorno comunicati di ogni genere e tutti con delle ragioni per carità, ma un comunicato poi da chi viene accolto? Dai giornalisti che lo portano nelle sedi opportune o lo legge chi di dovere e si mette in moto per fare le cose per bene? O dopo qualche ora non ci si ricorda neanche? Si è vero, le imprese si sentono accarezzati, ma con tutte queste carezze il pelo ormai è caduto, resta solo la pelle e quella è riservata al Sig. Conte, tranne che gliela portate direttamente voi se non siete incisivi come dovreste! Nulla di personale per carità, ne con lei ne con gli altri ma alla lunga ci si stanca di sentire solo chiacchiere e bei discorseti, siamo consapevoli del problema, ma vogliamo sentirci protetti con certezze, non accarezzati!