
Time
Ormai la storia è sempre quella. I governi alle prese con l’instabilità economica fanno tutti la stessa cosa: spendere soldi. Altri soldi in arrivo si preannunciano dalla BCE dopo gli stimoli all’economia del marzo scorso, lo faranno anche il Tesoro americano, il Giappone, la Cina, citando le maggiori economie che governano il mondo. Stiamo parlando, ovviamente, dei colloqui in corso, di stimolo, che prevedono in tempi brevi nuovi pacchetti, ancora più sostanziosi, rispetto a marzo. Aiuti federali enormi sicuramente arriveranno (da stabilire se prima o dopo il voto elettorale del 3 novembre, dalla Federal Reserve) con sussidi ai milioni di disoccupati americani (12 milioni circa) aiuti finanziari alle piccole e medie imprese, e alle compagnie aeree al collasso con migliaia di lavoratoti che rischiano di perdere il posto di lavoro per la cancellazione di molte tratte nazionali e internazionali. Nessuno ha idea di quanti saranno, a breve, i trilioni di dollari che saranno messi sul mercato, ma non saranno sicuramente meno dei 3 trilioni messi a disposizione nel marzo scorso da Trump. Come si ricorderà, la presidente della Camera democratica Nancy Pelosi (il cagnaccio del Nebraska) aveva proposto al Presidente uscente un accordo prima delle elezioni sui pacchetti di stimolo da destinare all’economia che si aggiravano interno ai 1,8 trilioni di dollari, mentre Trump ne voleva iniettare a sostegno molti di più . Due settimane di colloqui inconcludenti, finiti con un nulla di fatto. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Steven Mnuchin, direttamente coinvolto nei negoziati con la Pelosi, ha affermato che rimangono ancora differenze significative tra le due parti. Per quanto riguarda l’Europa, l’iniezione di denaro della BCE, dovrebbe, entro dicembre, annunciarsi altrettanto corposo.
Time. Fuori, in lontananza, chiunque sia a casa accanto al fuoco sente il rintocco di una campana di ferro, al cui suono i fedeli si inginocchieranno, in ascolto di una misteriosa predica pronunciata sottovoce: mettiamoci la mascherina, doppia.