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Ragusa. Mudeco primo passo. E adesso si valorizzino altri musei

La richiesta di Ragusa in Movimento
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“La recente apertura del Museo del costume al Castello di Donnafugata deve rappresentare il punto di partenza di un percorso in grado di legare l’offerta del nostro territorio cittadino a una serie di progetti di ampio respiro che identifichino sempre più la città di Ragusa come meta privilegiata di quel turismo culturale che può costituire una importante valvola di sfogo per la crescita economica del territorio. E’ un primo passo a cui ne possono seguire parecchi altri e che devono essere destinati a predisporre sempre di più una rete museale cittadina che tenga conto anche dell’attuale e del futuro museo archeologico ibleo”. E’ questa la proposta che arriva dall’associazione Ragusa in Movimento secondo cui, da questo momento in poi, occorre guardare con notevole interesse alla possibilità di garantire la creazione di una intelaiatura museale cittadina destinata a identificarsi alla stregua di un valore aggiunto. “Ci riferiamo, per uscire fuori di metafora – dice il presidente Mario Chiavola – al museo del Tempo contadino ma anche al museo civico l’Italia in Africa oltre che ai numerosi collezionisti privati di cui la nostra città è ricca, soprattutto per quanto riguarda materiale delle due guerre, e che ritengo non avrebbero difficoltà alcuna ad esporre le proprie collezioni a vantaggio della pubblica fruizione, magari organizzando una esposizione permanente in uno dei tanti luoghi di pregio di proprietà comunale. E, ancora, c’è la civica raccolta Carmelo Cappello che si può inserire benissimo in questo contesto, arricchendo quell’offerta che può diventare ulteriore motivo di attrazione per i visitatori nella nostra città. In questo ragionamento, naturalmente, si inserisce la piena fruizione del castello di Donnafugata che, grazie anche al Mudeco, potrà aumentare ancora di più il proprio numero di visitatori che, già in passato, è stato ragguardevole. Adesso, insomma, la parte più difficile tocca all’amministrazione comunale che, in quanto portatrice di interessi diffusi, dovrà attivare tutte quelle sinergie istituzionali, compreso il rafforzamento dei rapporti con la Soprintendenza e l’assessorato regionale ai Beni culturali, che si rendono indispensabili per programmare una pianificazione in grado di rilanciare sempre di più la città di Ragusa sul piano culturale”.

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