
Un opificio dell’area artigianale di contrada Zagarone ha ospitato un incontro tra le imprese artigiane insediate nell’area e la Cna di Scicli. L’incontro è stato richiesto dai rappresentanti dl alcune imprese i cui laboratori produttivi sono insediati nella zona artigianale. Numerosi i titolari di Pmi che hanno partecipato. La Cna è stata rappresentata dal presidente comunale Giovanni Ruta e dal responsabile organizzativo Franco Spadaro.
Gli artigiani hanno evidenziato tutta una serie di problematiche che vivono quotidianamente e hanno manifestato serie preoccupazioni per il disinteresse dimostrato dell’amministrazione comunale che, pur a conoscenza delle problematiche, non mette in atto azioni concrete per la soluzione delle stesse.
Ruta e Spadaro hanno fornito ragguagli di quanto discusso nei numerosi incontri avuti con i componenti della Giunta Giannone, l’ultimo dei quali si è tenuto il 6 marzo di quest’anno. In quell’incontro gli assessori Fiorilla, Arrabito e Mirabella, ognuno per le proprie competenze, avevano assunto degli impegni precisi e avevano proposto delle soluzioni ad alcuni problemi evidenziati che sembravano anche di facile e immediata realizzazione.
Gli artigiani hanno fatto rilevare invece che non solo non si è trovata soluzione a quei problemi, ma anzi se ne sono aggiunti altri che determinano una sempre maggiore perdita di decoro dell’intera area.
Gli artigiani sollecitano un confronto diretto con il sindaco Enzo Giannone e pertanto hanno dato mandato al presidente Giovanni Ruta di convocare un’assemblea di tutte le imprese insediate nella zona artigianale di contrada Zagarone e di chiedere la partecipazione del primo cittadino e degli assessori della Giunta che amministra la città. Un confronto diretto appare necessario ed indifferibile, è stato sottolineato, visto che l’area di contrada Zagarone rappresenta un bene non solo per le imprese insediate ma per tutta la cittadinanza e pochi interventi mirati ne possono migliorare la vivibilità e la fruibilità. Gli artigiani fanno e continueranno a fare la loro parte. Ora, però, è tempo che l’Amministrazione comunale predisponga quanto necessario.