
I carabinieri stanno indagando sulla morte dell’imprenditrice ragusana Gabriella Allù, 53 anni, deceduta venerdì scorso all’Ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa. I familiari, infatti, hanno presentato un esposto per sospetto caso di malasanità e la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo disponendo il sequestro dell salma e della cartella clinica. La donna, titolare di un ristorante e di una panineria a Ragusa Ibla, fu trasportato in ospedale per via di forti dolori all’addome il giorno precedente al decesso. Al pronto soccorso le fu assegnato il codice verde dal triage.
Al marito, che chiedeva informazioni circa lo stato di salute della moglie, non veniva fornita nessuna informazione nonostante l’uomo si fosse fatto insistente sullo stato di salute della donna.
Solo dopo oltre tre ore di attesa, sul telefonino dell’interessato sarebbe arrivata la telefonata dalla moglie che gridava tutta la sua sofferenza e la sua disperazione. Le grida di “aiuto” costringevano il marito ad accedere al Pronto Soccorso; la risposta dei sanitari era perentoria: “Stia tranquillo, ci pensiamo noi, lei resti in sala d’attesa”.
A distanza di quasi cinque ore all’uomo veniva comunicata la morte della moglie per arresto cardiocircolatorio.