Facendo seguito alla visita, alla fine dello scorso mese di giugno, dell’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà nello Sciclitano, il parlamentare all’Ars, Orazio Ragusa, sta consolidando i contatti con i rappresentanti della famiglia che detiene la proprietà dell’ex fornace Penna affinché questo straordinario bene possa diventare finalmente pubblico e di conseguenza possa fruire di tutti gli investimenti per il recupero che saranno messi a disposizione, in parte già adesso lo sono, da Palermo ed eventualmente anche da Roma.
“L’architetto Carmelo Bernardo, capo della segreteria tecnica, che in questo caso rappresenta l’ufficio dell’assessore Samonà – chiarisce l’on. Ragusa – ha ricevuto l’input di proseguire lungo questo percorso per addivenire a un punto di intesa con la proprietà facendo sì che il grande progetto che tutto il territorio ha in mente, vale a dire il recupero e la valorizzazione dell’ex fornace Penna, possa finalmente trovare concreta attuazione. E’ stato e continua ad essere un percorso faticoso, che ha coinvolto e coinvolge sia l’ex soprintendente Giorgio Battaglia quanto l’attuale Antonino De Marco. Un percorso che ha consentito di garantire relazioni importanti tra le parti e che, dopo parecchi anni, finalmente sembra approdare verso un avvicinamento e un allineamento alla visione della Pubblica amministrazione tenendo in debita considerazione le esigenze della proprietà”. “Il ragionamento portato avanti – continua l’on. Ragusa – è in fase avanzata e, nonostante le numerose vicissitudini politiche di questa stagione estiva, non abbiamo mai mancato di operare per far sì che l’iter potesse arrivare al traguardo atteso. Si vuole far sì, e da questo punto di vista l’assessore Samonà è assolutamente convinto che si tratti della strada giusta, così come pure, già prima di lui, il governatore Musumeci, che l’ex fornace, le aree di pertinenza e quelle circostanti diventino volano per uno sviluppo culturale in grado di coinvolgere l’intero territorio sciclitano nella creazione di quel sistema che punta a una valorizzazione complessiva delle risorse monumentali e paesaggistiche di cui disponiamo. Sono convinto che la strategia sia quella giusta e mi adopererò ancora di più perché questo complesso percorso possa, finalmente, arrivare alla fine del tunnel e vedere la luce”.