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In gara per il candidato vaccino….di Giannino Ruzza

Tempo di lettura: 2 minuti

Russi, americani, cinesi si sfidano nella ricerca del candidato vaccino per combattere il coronavirus. Si apprende in queste ore dagli States che l’amministrazione americana sarebbe a un passo dal far approvare dalla FDA (autorità farmaceutica americana) un vaccino in grado di bloccare il propagarsi della pandemia. “Il vaccino ha dimostrato di essere ben tollerato dai pazienti”, hanno sottolineano le due società Pfizer e Biontech che lavorano insieme sul progetto, indicando che solo “meno del 20% dei partecipanti ai test ha sofferto di una lieve e temporanea febbre”. Gli studi clinici di Fase 1 sono stati condotti in Germania e negli Stati Uniti. Sulla questione è intervenuto, in una intervista alla Fox Donald Trump. “Siamo vicini al vaccino e presto avremo buone notizie da dare al mondo intero” ha dichiarato. “Abbiamo fatto un lavoro fantastico e salveremo molte vite umane”. L’approvazione del vaccino potrebbe rappresentare, assieme alla liberalizzazione della marijuana in buona parte degli stati americani, una notizia importante per la rielezione di Trump, in difficoltà nei sondaggi (è dato a meno 8 punti da Joe Biden, recuperando parte dello svantaggio accumulato in questi mesi) in vista delle elezioni di novembre. Anche il gruppo cinese Cansino Biologics  ha registrato un brevetto per il suo vaccino e firmato accordi con Brasile, Indonesia e Arabia Saudita per iniziare la fase finale di sperimentazione. Fino a questo momento sono state completate le fasi 1 e 2 della sperimentazione, iniziata lo scorso marzo, e da allora, il vaccino ha dimostrato di indurre una risposta immunitaria e di non avere effetti tossici. Inoltre, può essere prodotto velocemente su larga scala. L’approvazione del vaccino era arrivata lo scorso 11 agosto ma è stata resa nota soltanto in queste ore. Si tratta “di un’ulteriore conferma dell’efficacia e della sicurezza” del candidato vaccino, spiega in una nota il gruppo di Tianjin”. Secondo Chen Wei, a capo di un gruppo di scienziati del People’s Liberation Army (PLA) che ha collaborato al progetto, la seconda sperimentazione si è svolta senza intoppi, con dati ottenuti nei sette e 14 giorni successivi all’applicazione del farmaco che hanno dimostrato la sicurezza in 508 volontari, e le reazioni avverse hanno incluso: febbre, aritmia, diarrea e vertigini. Non mi pare poco, ma sempre meglio che correre il rischio lasciarci le penne. Si attende ora la decisione del governo di Pechino, dopo che il 18 maggio scorso il Presidente Xi Jinping aveva dichiarato che se la Cina avesse trovato il vaccino sarebbe diventato bene pubblico. Anche la Russia ha annunciato di essere il primo Paese al mondo ad aver registrato un vaccino anti-coronavirus, ma sono ormai quasi 200 quelli in fase di sviluppo nel mondo per cercare di contrastare la pandemia di Sars-CoV2.

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