
Dopo che a livello regionale è stato raggiunto l’accordo sull’emergenza Covid tra le fasce economiche di intensità per la distribuzione dei bonus al personale del comparto sanitario, la Cisl Fp Ragusa Siracusa rivolge un invito al direttore generale dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, affinché le ricadute di questa intesa possano essere discusse anche a livello territoriale. “Il protocollo frutto dell’accordo – spiega il segretario generale Cisp Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi – contempla delle indicazioni specifiche. In particolare, fino a 1.000 euro e fino a 45 euro per turno per il personale di fascia A, racchiuso nella denominazione alta intensità, vale a dire operatori del pronto soccorso, malattie infettive, pneumologia, reparti Covid di varie specialità, laboratori di analisi, microbiologia e radiologia, Usca e dipartimento di Igiene e prevenzione. Poi è previsto un bonus fino a 600 euro e fino a 35 euro per turno per quanti rientrano nella specifica della cosiddetta media intensità, fascia B, vale a dire personale riguardante i reparti non Covid di varie specialità, in servizi non impegnati in attività Covid, area della dirigenza sanitaria non ricompresa nella fascia A e attività formative connesse al Covid. E, infine, fino a 200 euro e fino a 15 euro per turno per il personale di fascia C, a bassa intensità, vale a dire il restante personale dirigenziale e di comparto non direttamente riconducibile alle precedenti due fasce”. La Cisl Fp ha chiesto un incontro urgente “affinché – chiarisce il segretario Passanisi – possa essere fornito il giusto e dovuto riconoscimento a tutti gli operatori sanitari per l’attività svolta in una situazione gravosa come quella che si è dovuta fronteggiare negli ultimi mesi. Siamo sicuri della sensibilità in proposito del manager Aliquò e confidiamo sul fatto che, in tempi rapidi, la convocazione sarà diramata ai rappresentanti sindacali. Dopo tante promesse e tanti appelli, è giunto il momento di dare risposte pragmatiche a tutti coloro che con spirito di abnegazione sono rimasti in prima linea a combattere una pandemia epocale di dimensioni mondiali”.