“Gridano vendetta i 400.000 euro che, inseriti per sostenere la voce grandi eventi e manifestazioni di vario genere, sono stati votati in Consiglio comunale dalla maggioranza (non tutta però) nel contesto dei fondi recuperati, una sorta di tesoretto, dalla tassa di soggiorno del 2018”. E’ la denuncia che arriva da Sergio Firrincieli, capogruppo del Movimento Cinque Stelle al civico consesso di Ragusa, il quale censura anche il metodo utilizzato.
“Questo punto, infatti – spiega Firrincieli – non era neppure passato dalla competente commissione. Ma ce lo siamo ritrovati in aula, come emendamento, pronto per essere esitato attraverso l’utilizzo della bieca forza dei numeri. In complessivo, la manovra economica in questione ammonta a 840.000 euro. Di questi, 440.000 euro per sostegno alle imprese colpite dal Covid, e ci può anche stare, mentre con la parte rimanente si è voluto dare libero sfogo al sostegno dell’effimero, circostanza che, magari, altre volte si sarebbe potuta comprendere ma che, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, con sempre più famiglie che hanno difficoltà a reperire sostentamenti adeguati, diventa davvero ingiustificabile. Ancor più perché all’interno di questi 400.000 euro, ci sarebbero 70mila euro da spendere per la realizzazione di manifesti. Una circostanza che ci fa digrignare i denti e ci fa chiedere: ma che bisogno c’era di tutto ciò? Gli spettacoli che saranno finanziati con questa cifra sono sempre le solite manifestazioni che alimentano il programma ragusano dell’intrattenimento. Per carità, tutte degnissime e meritevoli della massima considerazione. Ma ribadiamo che non era il momento storico per effettuare queste scelte”.
“Non a caso, in seno alla maggioranza, che di solito si presenta allineata e coperta – continua Firrincieli – è venuta fuori la voce dissonante della consigliera Raimonda Salamone, già assessore al Bilancio proprio con questa Giunta e quindi in grado di discernere perfettamente certe dinamiche, che ha contestato l’iniziativa e che si è astenuta al momento del voto. Una scelta ancora più inspiegabile perché, tra l’altro, non c’è stato alcun confronto con i componenti dell’osservatorio sulla tassa di soggiorno, l’organismo deputato ad esprimere un parere, a formulare delle indicazioni di massima, sull’utilizzo delle risorse economiche provenienti proprio dall’imposta di cui stiamo parlando. In barba a ogni tipo di suggerimento che avrebbe magari fatto emergere la necessità di venire incontro alle esigenze del comparto turistico in un altro modo, si è scelto di spendere questi soldi facendo esclusivo affidamento sull’effimero quando, invece, proprio dell’effimero, in una fase così particolare, si potrebbe fare bellamente a meno. Lasciamo, dunque, che siano i componenti della maggioranza, almeno quelli che l’hanno votato, ad assumersi sino in fondo la responsabilità politica di quest’atto. Dispiace molto che ancora una volta questi consiglieri non riescano ad essere critici rispetto ai provvedimenti che l’amministrazione chiede di votare ma si adeguino in maniera pedissequa agli ordini di scuderia”