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Le misure per aiutare l’economia dopo l’emergenza coronavirus

Confcommercio Ragusa. "Ecco cosa funziona e cosa no"
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Diventano operative da oggi alcune misure per aiutare l’economia dopo l’emergenza coronavirus. Confcommercio provinciale Ragusa fa il punto anche a vantaggio dei propri associati, fornendo un vademecum degli interventi che è possibile attuare. L’aspetto caratterizzante di questi interventi è costituito dalla lotta all’evasione fiscale, attraverso l’abbattimento del contante e gli incentivi ai pagamenti digitali. Inoltre, c’è una nuova sventagliata di bonus per vacanze e abbattimento del cuneo fiscale. In ogni caso, il vero segnale di discontinuità è rappresentato dall’ecobonus del 110% sulle ristrutturazioni edilizie, che mette le spese a carico dello Stato e offre anche un vantaggio aggiuntivo del 10%. Per i dipendenti arriva il taglio del cuneo fiscale, che si traduce in un aumento in busta paga fino a 100 euro al mese. Il tetto sull’uso del contante scende da 3.000 a 2.000 euro. Una nuova riduzione arriverà all’inizio del 2022 con il ritorno della soglia a 1.000 euro. Previsto l’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con Pos e carta di credito. “Sono misure – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero garantire la riattivazione dell’economia e assicurare l’incremento dei consumi. Come, ad esempio, l’intervento sulle buste paga che riguarda i nuovi assegni familiari: i dipendenti del settore privato (non agricoli) possono presentare le domande per ottenere il riconoscimento degli assegni al nucleo familiare (Anf) validi dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2021. La richiesta va presentata all’Inps in via telematica. L’importo, che segue una tabella pubblicata sul sito dell’istituto, è stato aggiornato tenendo conto della variazione dell’inflazione calcolata dall’Istat”. L’altro provvedimento molto atteso è quello dell’ecobonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. “Scatta da oggi – sottolinea ancora Manenti – ma è consigliabile attendere i decreti attuativi prima di dare inizio ai lavori. Al Mef, infatti, stanno cercando di mettere paletti per evitare che la spesa finisca fuori controllo. La finestra si chiuderà il 31 dicembre 2021 (salvo proroghe) e le ristrutturazioni devono contenere almeno uno di questi interventi: isolamento termico degli edifici che copra almeno il 25% della superficie; sostituzione dell’impianto di riscaldamento con apparecchi ad alta tecnologia; messa in sicurezza antisismica di case ed edifici produttivi in zona sismica. Per i lavori di isolamento e riscaldamento, serve un miglioramento di due classi energetiche e l’Ape ante e post lavori. Sono agevolati anche gli interventi legati a quelli principali, come l’installazione di pannelli fotovoltaici o le colonnine di ricarica per auto elettriche. Abbiamo ricevuto molte richieste di chiarimento, in proposito, da parte dei nostri associati”.
Non meno controverso il bonus vacanze, che serve a favorire la ripresa del turismo. E’ di 500 euro se la famiglia è composta da almeno tre persone, 300 in caso di due componenti e 150 per i single. Usufruirne non è semplicissimo: bisogna effettuare l’accesso all’app Io, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA. Per l’accesso è necessario la Spid o la carta d’identità elettronica, previo possesso di una dichiarazione sostitutiva unica in corso di validità da cui risulti un indicatore Isee sotto i 40mila euro. “L’adesione al voucher da parte degli albergatori – spiega però Manenti – è volontaria. Lo sconto da applicare all’ospite (pari all’80% del bonus) verrà rimborsato dallo Stato con tax credit, a sua volta cedibile alle banche; ma di fatto va anticipato al cliente, e la crisi di liquidità degli alberghi ne impedisce l’uso. Così l’incertezza sulle strutture aderenti rischia alla fine di frenare le prenotazioni. In più, grandi polemiche stanno accompagnando il nuovo taglio all’uso del contante che serve a combattere il nero e l’evasione fiscale. Il tetto scende da tremila a duemila euro. Dal primo gennaio 2022 scenderà a mille. Per i trasgressori è prevista una multa tra 2.000 e 50mila euro. Se la violazione riguarda importi superiori a 250mila euro, la sanzione sarà compresa tra 10mila e 250mila euro. Nella stessa logica si inserisce il bonus sui pagamenti elettronici, a favore di esercenti e professionisti. Si tratta di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni con carte di credito. Il credito spetta se i ricavi non superano i 400mila euro. Tutte misure, dunque, che, almeno nell’intento, dovrebbero servire a rilanciare l’economia anche su base locale. Speriamo possa essere davvero così perché molti dei nostri associati sono in grave sofferenza e hanno bisogno di risposte specifiche e concrete”.

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