“Stanno emergendo una serie di contraddizioni in seno alla maggioranza. Dinamiche tutte da valutare, ai fini della futura attività dell’esecutivo cittadino, dopo le rimostranze sollevate da due consigliere comunali che appoggiano la Giunta municipale. Dinamiche che, però, riguardano anche il Consiglio comunale nel momento in cui, ancora una volta, non si è deciso quali devono essere le modalità con cui dovrà tenersi la prossima seduta del civico consesso”.
E’ il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Ragusa, Sergio Firrincieli, a rilevarlo dopo che più volte era stato richiesto di tenere il Consiglio come si fa di solito, utilizzando la sala comunale di contrada Mugno. “Anche perché – continua Firrincieli – parleremo di variazioni di bilancio, rendiconto, oltre a una serie di ordini del giorno, per cui è necessario il confronto de visu. Una decisione, in tale direzione, era stata assunta in maniera sovrana dalla conferenza dei capigruppo nonostante il capogruppo di maggioranza avesse insistito sulla necessità di utilizzare il metodo della conference call. Da sottolineare, inoltre, che avevamo pure avuto, in proposito, il conforto del dirigente di settore. Quando sembrava tutto sistemato ecco che, nelle ultime ore, il presidente del Consiglio comunale ha cambiato completamente direzione, invocando la necessità di una seduta online perché il segretario generale avrebbe frapposto ostacoli rispetto alle problematiche igieniche che nella sala di contrada Mugno si verificherebbero per l’utilizzo comune dei gabinetti”.
“Ora, occorre precisare – prosegue Firrincieli – che, in queste ultime ore, la maggioranza non ha avuto problemi di sorta a partecipare a due commissioni consiliari tenutesi a palazzo dell’Aquila, tra l’altro nello stesso piano in cui c’è un solo servizio igienico e dove il problema segnalato per contrada Mugno dovrebbe essere comunque presente lo stesso alla luce della presenza dei numerosi impiegati che operano nelle medesime ore in cui si tiene la commissione. Tra l’altro, non si capisce perché la maggioranza da un lato invochi le sedute online del civico consesso e dall’altro partecipi tranquillamente alle sedute delle commissioni presenziando fisicamente. Sembra che non ci sia una linea univoca e che stia emergendo qualche divisione interna. Certo, bisognerebbe chiedersi pure perché l’amministrazione Cassì, come del resto accusano anche le due consigliere comunali che ieri hanno diffuso una lettera aperta, stia facendo dell’attendismo il proprio marchio di fabbrica. Basti pensare che ci sono voluti una cinquantina di giorni prima di mettere a punto un sistema che consentisse al civico consesso di riunirsi in conference call”.
“Noi – conclude Firrincieli – chiediamo che il civico consesso possa tornare regolarmente e periodicamente in aula. La città, in questo momento così gramo, ha bisogno di proposte e decisioni e non possiamo essere relegati, come vorrebbe qualcuno, solo al mero controllo e alle verifiche degli atti. Ragusa è di tutti e anche dall’opposizione possono arrivare, così come accaduto, alcuni suggerimenti costruttivi”.