
“La fase 2 sta per iniziare e dobbiamo essere pronti ad affrontarla nel migliore dei modi se non vogliamo rischiare la chiusura definitiva delle nostre imprese”. Lo dice Luigi Marchi presidente di Confesercenti Ragusa. “Per questo motivo Confesercenti Ragusa propone ai sindaci dei comuni iblei una serie di misure per affrontare la fase 2 dell’emergenza Covid- 19, a partire da un fondo indennizzo comunale per far fronte all’indebitamento strutturato generato dal mancato incasso. La sospensione delle attività economiche decisa dal Governo – continua Marchi- ha travolto le imprese che si sono trovate ad affrontare obbligazioni già contratte e in scadenza senza poter contare sugli incassi giornalieri. E’ necessario, pertanto, istituire da parte dei comuni un capitolo di bilancio con somme da destinare a fondo perduto per le imprese. Questa appare la prima risposta possibile per scongiurare la chiusura di un gran numero di imprese”.
“Riteniamo che sia sempre più necessaria una condivisione delle azioni da mettere in campo, – dice Massimo Giudice, direttore di Confesercenti Ragusa – pertanto, è auspicabile che i sindaci dei comuni iblei, mettano in campo al più presto azioni concrete in favore delle nostre attività d’impresa, azioni più che mai necessarie per dare ossigeno e prospettiva utile alla ripartenza. Chiediamo in particolare la sospensione per un anno quindi fino a marzo 2021 di tutte le scadenze dei tributi locali, la decurtazione della TARI per il periodo di chiusura delle attività ai sensi del DPCM 11 marzo 2020, la sospensione dell’invio degli avvisi di accertamento, degli atti di riscossione e degli avvisi bonari relativi ai tributi locali per tutta la durata dell’emergenza e per i 3 mesi successivi; la sospensione, per una congrua durata, dei termini di versamento delle rate con scadenza nell’anno, per tutti i piani di dilazione già concordati; l’annullamento della maggiorazione per quanto concerne le sanzioni per il ritardato pagamento, quanto meno per le categorie maggiormente colpite dalla crisi; la riduzione della pressione amministrativa in capo alle aziende, rivedendo le misure fin qui adottate in modo da permettere alle aziende di varare le misure necessarie al riavvio delle attività; la riduzione delle tariffe IMU e TARI a favore delle strutture ricettive e delle attività produttive; la modifica del regolamento tariffario provvisorio considerando lo stop del sistema turistico che avrà conseguenze non solo locali ma globali; l’avvio di azioni di repressione nei confronti di quanti esercitano attività abusiva delle professioni che oltretutto creano concorrenza sleale al ribasso, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. E ancora, prevedere il ristoro economico percentuale nei confronti delle strutture ricettive dell’imposta di soggiorno versata e non ancora spesa e creare un tavolo di concertazione per un piano straordinario per il rilancio del turismo e dell’economia del territorio. Ci auguriamo – conclude Giudice- che le proposte sottoscritte siano prese immediatamente in considerazione per avviare realmente una collaborazione con le amministrazioni iblee per concertare azioni comuni in favore dell’economia locale e della pubblica amministrazione”.