Una festa di San Giorgio insolita a memoria d’uomo, che certamente verrà ricordata a lungo. Festeggiamenti esterni sospesi, anche se si è cercato di mantenere viva la tradizione della festa, attraverso i moderni mezzi di comunicazione. Durante la settimana in preparazione alla festa liturgica è stata trasmessa in diretta streaming la novena in onore del Santo.
Oggi, giorno della festa esterna, alle 16.30 presso il Duomo è stato officiata la Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dallo storico parroco della Chiesa Madre, don Giovanni Stracquadanio.
Alla Celebrazione era presente anche il sindaco di Modica, Ignazio Abbate che ha rappresentato tutta la cittadinanza, Marco Borrometi presidente dell’Associazione Portatori San Giorgio, i lettori, l’organista, il cantore e gli operatori della televisione, quest’ultimi hanno permesso di portare a casa di tutti i modicani la celebrazione e vivere la Santa Messa, in onore del Santo Patrono.
Durante l’omelia il parroco della Chiesa Madre, ricollegandosi alla Liturgia della Parola, prevista per la terza domenica di Pasqua, ha affermato che «in queste domeniche di Pasqua è presente Gesù Risorto, è Lui che continua ad agire nella vita del mondo e in ognuno di noi perché lui è in mezzo a noi, e ci spiega le scritture e spezza il pane per noi». Don Giovanni ha sottolineato «una domenica a noi molto cara ci ricorda il martire San Giorgio, che cammina con noi per le vie della città. Ci ricorda la vittoria del bene sul male». Inoltre, ha ricordato il difficile momento che come Paese si vive. Ricordando anche le gravi perdite che hanno scosso la città di Modica. Richiamando alla memoria di tutti: la giovane Anna Linguanti, animatrice instancabile dell’Oratorio Salesiano di Modica, il dott. Piero Iemmolo medico del nosocomio modicano, un medico impegnato e dal cuore grande, l’imprenditore Antonio Aurnia, che ha avuto a cuore sempre la vita commerciale della Città, e Peppe Lucifora conosciuto da tutta la città perché grande sostenitore e animatore della Festa di San Giorgio. «Sono avvenimenti – sottolinea don Stracquadanio – che hanno cambiato e rattristato la vita delle famiglie, di tanti di noi e della Città».
Alla fine della celebrazione, il Sindaco a nome della Città ha letto un invocazione a San Giorgio, accendendo un cero in onore al Santo. Il Presidente dei Portatori ha letto una preghiera a nome dell’Associazione. Successivamente don Giovanni ha benedetto la città con il busto reliquario di San Giorgio, dal portone della navata centrale del Duomo.
«Quest’anno è una festa insolita – sottolinea Marco Borrometi presidente dei Portatori – che vede protagonista il silenzio, assordante che mira all’essenziale. La festa di San Giorgio è una festa della gioia, perché è il testimone della gioia della Resurrezione. Portiamo san Giorgio con il cuore e con fierezza, anche se non fisicamente. Dovrà essere una festa di liberazione e di rinascita affinché la nostra collettività riparta. Modica è una città piena di speranza».
A conclusione della celebrazione il Sindaco ha voluto formulare un augurio e un pensiero alla Città: «Voglio augurare una serena festa a tutte le famiglie di Modica. Quest’anno è una festa particolare, un San Giorgio inedito, tutti insieme dovremo superare questo momento di difficoltà. In questi giorni di difficoltà è stato riscoperto il senso della famiglia e la forza che dona a ciascuno. Sono orgoglioso della città e di come ogni singolo cittadino ha risposto all’emergenza, ci impegneremo per dare il massimo per questa splendida Città».