Monterosso Almo ha celebrato in tono minore, con solo dei momenti istituzionali, il 75° anniversario della Liberazione che quest’anno ricorre durante l’emergenza Coronavirus. Presenti alla manifestazione il primo cittadino , il vice sindaco, il comandante della Polizia Municipale con due agenti, il comandante della locale stazione dei Carabinieri. In mattinata, a debita distanza l’uno dall’altro, in Piazza San Giovanni, il gruppo si è prima spostato in Via Principessa Maria del Belgio, dove è stata deposta una corona di alloro davanti all’abitazione del partigiano Scollo, per poi recarsi a Villa D’Iapico, dove il sindaco Salvatore Pagano ha fatto un breve discorso commemorativo . “I nostri padri ed i nostri nonni hanno combattuto per la loro libertà per poi trasmetterla a noi – ha affermato Pagano -. La democrazia non è la forma migliore di governo in se ma ci permette di dissentire da chi detiene il potere e non la pensa come noi, senza correre il rischio di finire ammazzato o in prigione. Oggi il nostro nemico non ha una dottrina o una fede politica da imporre ad altri, non si fa vedere ma si fa sentire e ci vorrebbe tenere prigionieri e privarci della nostra essenza umana: abbracciarci, condividere i momenti di gioia con i nostri figli, mogli, fidanzate, amici. Ma finirà sconfitto. Ormai abbiamo imparato a conoscerlo, sappiamo come agisce, e a difenderci. Il nostro prossimo 25 aprile di Liberazione dal covid-19 è vicino. Restiamo vigili e rispettiamo quello che abbiamo appreso: rispetto della distanza interpersonale e igiene. Voglio concludere con una frase di una grande italiana Oriana Fallaci: “ La libertà è un dovere, prima che un diritto”.
- 7 Ottobre 2024 -