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Come la burocrazia mette a rischio finanziamento Torre Cabrera

Questa è la cronistoria del finanziamento che riguarda il monumento simbolo della città di Pozzallo: la Torre Cabrera. Con il D.D.G. n. 502 del 15.02.2017 è stato approvato il progetto di “Restauro e valorizzazione per la piena fruizione del Complesso demaniale del Palazzo di Torre Cabrera in Pozzallo” per un importo complessivo di 4,3 milioni di euro.
Inizia da qui un iter farraginoso che, nonostante l’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Soprintendenza di Ragusa nel seguire costantemente tutti i contorti passaggi burocratici, rimane al momento sospeso nel famoso “limbo assessoriale”, quel buco nero che attira a sé e blocca tutto quello che rientra nella sua orbita. Infatti, con un nuovo D.D.G. del dicembre 2018 viene approvato il progetto esecutivo per la parte delle indagini preliminari e si dispone una prenotazione di impegno di 81.500 euro.
Da questo atto parte una guerra intestina, giocata con un rimpallo di note e decreti, fra il Dipartimento dei Beni Culturali e la Ragioneria, con il primo che chiede rimodulazioni delle somme e la seconda che risponde picche, compreso l’accantonamento di quei pochi spiccioli prenotati nel 2018. La prenotazione che viene riproposta ancora una volta nel luglio 2019, con il D.D.G. 3161, sicuramente farà la stessa fine del tentativo precedente.
Tutto ciò non è tollerabile. Non è possibile che un Assessorato come quello ai Beni Culturali, rimasto acefalo dalla morte di Sebastiano Tusa, rimanga di fatto nelle mani di un burocrate – perché questo di fatto è il Dirigente Generale – che ne decide le sorti in sostituzione della politica.
Se si cerca un modello negativo da indicare, per far capire a tutti il danno derivante da certa burocrazia, basta fotografare quanto accade all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali.
Si rischia così di far perdere 4,3 milioni di euro di finanziamento, di non restituire ai cittadini di Pozzallo il loro monumento simbolo, rimanendo nella più totale apatia.
Non ci rassegniamo così facilmente e andremo avanti senza guardare in faccia nessuno, perché se tutto ciò accadesse qualcuno dovrà assumersene la responsabilità.

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