
La Civica Filarmonica di Modica, diretta dal Maestro Dipietro, ha voluto che l’inno della Madonna Vasa Vasa, “La Gioiosa”, fosse suonato anche per questa Pasqua 2020, insolita, ma pur sempre festa importante per i credenti e in particolare per i modicani che sentono la Madonna Vasa Vasa protagonista della Pasqua fin dal 1600. I ragazzi della Civica Filarmonica di Modica hanno realizzato, per questo, un video ognuno dalle proprie abitazioni, coordinati dal Maestro Dipietro, al fine di poter essere presenti se non fisicamente, almeno musicalmente. La Gioiosa, composto proprio da Dipietro, è stato riconosciuto come bene immateriale da custodire e perpetuare negli anni.
24 commenti su “L’inno della Madonna Vasa Vasa suonato da casa”
….dimenticavo: fra l’altro nel video pasquale si è inserito l’audio del Cd di qualche anno fa sulle immagini dei ragazzi che suonano. Che senso ha tutto ciò? Anche se non si fosse avuto un risultato perfetto, non sarebbe stato più ‘vero’ e veritiero con l’audio di ciascun componente che suona da casa?
Buona Pasqua.
Verità.
Ancora si insiste.
Non è un inno composto per la Maronna VasaVasa, bensì una marcia come un’altra che col passare degli anni è divenuta la melodia della festa solo perché da quando c’è Di Pietro a Modica così lui ha deciso. Prima, infatti, la marcia per i baci era Risveglio Musicale. Solo che pochissimi hanno memoria storico-musicale e molti, non si capisce il perché, preferiscono tacere ed avallare la tesi che Gioiosa (marcia dedicata alla moglie dello stesso Di Pietro) è l’inno. Ma non è così. Basterebbe affermare ciò e non ci sarebbe nulla di male nel dire che una marcetta (fra l’altro le prime note ricordano proprio Risveglio Musicale ma con scansione ritmica diversa) e non un inno composto proprio per la nostra Madonnina. Non vuole essere una polemica ma tutto ciò è nato dopo che nel 2016 fu composto l’ inno “Maronna VasaVasa”. Da lì la necessità di fare riconoscere dalle autorità la marcia Gioiosa come bene immateriale e timpite e tampete. Allora anche Risveglio Risveglio Musicale avrebbe dovuto avere tale riconoscimento. Proprio qualche giorno fa, una banda di un comune limitrofo (Ispica) ha scritto testuali parole (ad onor del vero):
“….Continueremo e concluderemo la nostra settimana Santa mandando in rete il nostro ultimo video domani, giorno di Pasqua, alle 12.00 in punto, con l’esecuzione della marcia che ormai da qualche decennio si è consolidata come “a marcia ro Risuscitatu”: SFILATA.” ….
Verità.
Ancora si insiste.
Non è un inno composto per la Maronna VasaVasa, bensì una marcia come un’altra che col passare degli anni è divenuta la melodia della festa solo perché da quando c’è Di Pietro a Modica così lui ha deciso. Prima, infatti, la marcia per i baci era Risveglio Musicale. Solo che pochissimi hanno memoria storico-musicale e molti, non si capisce il perché, preferiscono tacere ed avallare la tesi che Gioiosa (marcia dedicata alla moglie dello stesso Di Pietro) è l’inno. Ma non è così. Basterebbe affermare ciò e non ci sarebbe nulla di male nel dire che una marcetta (fra l’altro le prime note ricordano proprio Risveglio Musicale ma con scansione ritmica diversa) e non un inno composto proprio per la nostra Madonnina. Non vuole essere una polemica ma tutto ciò è nato dopo che nel 2016 fu composto l’ inno “Maronna VasaVasa”. Da lì la necessità di fare riconoscere dalle autorità la marcia Gioiosa come bene immateriale e timpite e tampete. Allora anche Risveglio Risveglio Musicale avrebbe dovuto avere tale riconoscimento. Proprio qualche giorno fa, una banda di un comune limitrofo (Ispica) ha scritto testuali parole (ad onor del vero):
“….Continueremo e concluderemo la nostra settimana Santa mandando in rete il nostro ultimo video domani, giorno di Pasqua, alle 12.00 in punto, con l’esecuzione della marcia che ormai da qualche decennio si è consolidata come “a marcia ro Risuscitatu”: SFILATA.” ….
Verità e sincerità verso i modicani che non siamo ‘babbi’
https://m.youtube.com/watch?v=FmcbQCF5HMA il video con i ragazzi
A cosa è servito far vedere in video tutti i componenti della banda se poi avete messo in sottofondo la musica già registrata? Sarebbe stato più emozionante ed “onesto” ascoltare i contributi di tutti con un buon montaggio finale! Di solito si fa così! L’idea era buona. Il risultato no! Peccato!
Io ricordo bene che la marcia dedicata al bacio era risveglio musicale, e lo scrissi anche in altro commento, su questo sito, tempo fa. Poi si passò a gioiosa per una questione di comodità: la banda era composta da tanti elementi, molti di loro giovani… e gioiosa era semplicemente più facile da eseguire in mezzo alla folla ed agli spintoni. Una pasqua, di tanti anni fa, furono eseguite sia risveglio musicale che gioiosa.. l’anno successivo si passò unicamente a gioiosa. Questo è quanto. Sicuramente fu decisivo anche l’orgoglio del compositore di dedicare? …imporre? …il proprio componimento ad una delle feste principali di modica; grazie al cielo l’inno di san giorgio è sempre quello e guai se si cambiasse da un anno all’altro
Buonasera a tutti, lungi da me dall’entrare nella polemica sterile su “Inno” “Marcia” o altro, ci tengo, in qualità di autore del montaggio audio e video a garantire che il video mostra i ragazzi suonare la parte che effettivamente si ascolta, al netto di qualche mio errore di sincronizzazione soltanto del video su qualche strumento.
Qualche informazione tecnica. I musicisti in video sono 50 ma gli strumenti registrati in audio sono 52, due musicisti hanno registrato due parti con due strumenti diversi e ho preferito mostrarli in video una volta sola.
Hanno registrato ciascuno da casa propria con in cuffia la versione originale del brano, da suonare a spartito seguendo il brano in cuffia.
Invito “Verità” e “Giorgio” ad ascoltare le due versioni, quella del CD e quella presentata nel video che linko di nuovo qui sotto. Corrispondono soltanto per la durata del brano, avendo i ragazzi suonato sulla base del brano inciso sul CD per ovvie ragioni.
Sono disponibile a condividere il progetto dei software che ho utilizzato per la sincronizzazione di tutte le tracce audio e poi video e rimando al mittente le maldestre accuse di disonestà.
Bisogna semplicemente ascoltare il brano per accorgersi che è realmente suonato dai ragazzi in video.
Questo il brano originale: https://www.youtube.com/watch?v=qakXlbAzDb0
Questo il video presentato per Pasqua: https://www.youtube.com/watch?v=FmcbQCF5HMA
Ringrazio di cuore l’amico Sebastiano Scirè, esperto informatico, fine musicista nonché genitore di un nostro promettente allievo della scuola musicale, per le precisazioni con le quali smentisce categoricamente le illazioni di “soggetti” che trincerandosi dietro l’anonimato ( Verità, Mabbasta ecc) intendono screditare l’operato dell’instancabile M. Dipietro e di tutti gli allievi della Civica Filarmonica di Modica di cui mi onoro di essere il Presidente.
Consiglio a costoro di apprezzare quanto di buono e di bello la nostra Città riesce ad esprimere e smussare i toni di una polemica sterile e priva di fondamento, volta ad alimentare vecchi rancori mai sopiti o altri immotivati interessi campanilistici.
A tutti gli allievi della nostra bella Associazione rinnovo la mia grande stima per l’impegno profuso nello studio, testimoniato da così alti livelli raggiunti.
Anche a coloro che aspettano la ricorrenza annuale della Madonna Vasa Vasa prendendo a pretesto l’Inno alla Madonna ormai radicato a Modica per creare divisioni e dissapori, Auguro una Pasqua serena tanto più in un momento storico quale quello che stiamo vivendo, nel quale la sincerità, l’onestà e l’amicizia ci salveranno. Auguri. Dr. Marcello Maltese
Signor Scirè grazie per il chiarimento.
Non è polemica sterile “Inno’-“Marcia”. Vi è una differenza di fondo fra le due composizioni.
Inoltre il mio è solo un bisogno di Verità che non è mai sterile.
A questo punto: 50 nel video. Ma perché nelle processioni cittadine non superano mai i 30 elementi? A volte sono anche meno di 20. Nessuna polemica ma solo una domanda visto che Lei parla di numeri.
Verità.
Ecco come, maldestramente, si prova ad arrampicarsi negli specchi pur di dimostrare che il nero è bianco.
Tutto qua, nessuna polemica. Solo bisogno di Verità e lealtà verso Modica, i Modicani e la Maronna Vasa Vasa.
Verità.
https://youtu.be/QDAJyPOGRw0
Signor Maltese, la verità ci salverà.
Buona Pasqua anche a Lei.
I dissapori li crea chi porta avanti la menzogna. Solo chi era presente nei primi anni ’90 conosce la verità che di certo non è quella che fanno credere a Lei.
Nulla di male, lo si ammettesse e basta. Perché dire una cosa per un’altra? Rimarrebbe comunque una marcia radicata e suonata per la Maronna VasaVasa.
Nessuno scopo campanilistico ma solo bisogno di Verità.
Nessun rancore, d’altronde la banda storica non esiste più, ovvero il Corpo Bandistico. Da quella banda storica sono nate, a distanza di 30anni, due realtà: una Filarmonica (con circa 8 anni di vita) e la Banda città di Modica (con circa 5 anni di vita) ed il M DiPietro ha anche questo merito, come tanti altri, ma non ha MAI scritto o dedicato un Inno alla Maronna VasaVasa.
Che c’è di male nell’ammetterlo?
Ripeto, solo chi ha vissuto gli anni ’90 nella storica banda (Corpo Bandistico città di Modica) sa e conserva la Verità.
Forse per Lei, presidente, la storia della Banda a Modica inizia insieme al suo mandato?
Verità.
Buona Pasqua ancora.
P.s.: ho posto diversi quesiti e dato diverse informazioni per arrivare alla Verità. Ai posteri l’ardua (ma semplicissima, in questo caso) sentenza.
Verità e…..silenzio.
Mi scusi lei, maltese, può essere dottore ed anche papa, non so chi lei sia nè mi interessa, ma non si permetta di dire che le mie sono illazioni.
Qui non si tratta di screditare chicchessia, cosa che a me interessa meno di niente, ma di raccontare le cose come sono state, dato che le ho vissute personalmente. E quando per una pasqua si passò da una marcia all’altra, come ho su raccontato, anche mia nonna mi chiese all’epoca “ma chieca ficiscu, a musica era divessa”, quindi la marcia “risveglio musicale” era di fatto la colonna sonora del bacio, prima che venisse cambiata.
Nel video linkato di youtube mi è venuto un po’ da ridere un po’ il mal di pancia a sentire cose non vere, tra l’altro attribuendo a Modica parole e tradizioni che appartengono a città limitrofe.
La saluto, chiunque lei sia
Caro sig./sig.ra verità, lei si vanta di depositare così tanta verità assoluta senza curarsi che magari non è il/la solo/sola a conoscenza dei fatti.
Premesso che contestare il numero dei componenti nel video paragonandolo a quello delle manifestazioni è indice di una notevole mancanza di riflessione da parte sua e dimostra quanto la sua reale intenzione sia finalizzata più a mettere in cattiva luce l’associazione piuttosto che a palesare cotanta annunciata verità; tanti componenti dell’associazione infatti sono fuori provincia per motivi di studio (prevalentemente in conservatorio) motivo per cui nella quasi totalità delle manifestazioni sono ovviamente impossibilitati ad essere presenti, difficoltà decisamente evitata dalla collaborazione a distanza oggetto del video. L’essere in 30 comunque a mio parere non è segno di debolezza, anzi! Ma soprattutto non è segno che l’associazione ha deficienza di allievi poiché ogni associazione ha facoltà di stabilire quando un allievo ha il livello tecnico idoneo per poter essere inserito in organico.
Veniamo all’argomento in causa, innanzitutto è bene parlare della differenza tra “Inno” e “Marcia”, osservando la problematica dal punto di vista della forma musicale è innegabile che sono oggettivamente due forme musicali radicalmente differenti per struttura e stile, tuttavia nella tradizione popolare, bandistica e anche militare in alcuni casi, le composizioni che portano come titolo “inno” non si differiscono tanto per struttura quanto per stile alla “marcia”, ci sarebbero tanti esempi in merito: a Scicli nel giorno di Pasqua la banda suona “Inno a Busacca” che pur avendo nel titolo la parola “inno” è di fatto una marcia, stessa cosa per “inno a S. Giorgio” a Modica, “inno a S. Giovanni” a Pozzallo, “Alleluia” a Comiso e anche il celebre “inno dei sommergibilisti”, insomma, l’associazione marcia-inno è molto comune nella nostra tradizione, pertanto non vedo il motivo per cui in merito alla marcia in questione secondo lei non dovrebbe essere così, magari è proprio lei ad avere qualche specifico o personale interesse? Se la marcia “Gioiosa” è o no dedicata alla Pasqua modicana per come la vedo io può dircelo con certezza solo il compositore e nessuno ha titolo di sostenere il contrario, a meno che non ci siano prove concrete (ad esempio partiture precedentemente edite con dediche differenti) o a meno che non si tratti di plagio. Per plagio naturalmente bisogna far riferimento a composizioni di altre persone non ad altre composizioni della stessa persona, la storia della musica è piena di esempi simili e nessuno si è mai scandalizzato per questo, quindi il fatto che l’introduzione di Gioiosa assomigli all’introduzione di Risveglio le garantisco che non scandalizza nessuno. La prima apparizione ufficiale di Gioiosa come marcia associata o dedicata alla festa di Pasqua di Modica risale all’anno 2000, anno di pubblicazione del CD “Marce e Inni della tradizione Iblea” inciso dal Corpo Bandistico Città di Modica diretto dal maestro Di Pietro, può verificare lei stesso leggendo le descrizioni riportate all’interno del libretto, tuttavia, visto che a quanto pare fa intendere di essere un ex componente del Corpo Bandistico, a mio parere il suo nome potrebbe anche trovarsi tra quelli indicati nel libretto del CD come componenti del gruppo che ha registrato, pertanto se fosse così io le chiederei come mai dal 2000 ad oggi anzi, dal 2000 al 2016 nessuno si è mai scandalizzato che Gioiosa fosse stata indicata come marcia associata alla festa di Pasqua modicana? come mai durante la registrazione del CD lei o altri che oggi gridano “verità” non hanno sollevato obiezioni? Questo mi riporta al dubbio precedente: magari è proprio lei ad avere specifici o personali interessi in merito?
In conclusione credo che la verità di cui parla non è poi così assoluta come vuol farci intendere, personalmente più che come “verità” io la classificherei come “tentata calunnia”.
Veniamo a lei caro/a sig./sig.na Mabbasta, il fatto che lei abbia vissuto l’esperienza di suonare “Risveglio musicale” come marcia eseguita durante il bacio non significa proprio niente, è ovvio che la festa della Pasqua modicana ha origini precedenti all’arrivo del maestro Di Pietro a Modica e di conseguenza è altrettanto ovvio che la banda dovesse suonare marce varie in mancanza di una marcia apposita. Anche ad Ispica la festa del Giovedì santo esisteva prima dell’arrivo del maestro Belisario così come a Scicli “u Ghioia” esisteva prima dell’arrivo del maestro Iozzia e le bande qualcosa dovevano pur suonare anche allora. Tuttavia secondo la sua ricostruzione dei fatti però c’è qualcosa che non torna; perché il maestro Di Pietro considerata la sua posizione, a suo dire, privilegiata al punto da poter “imporre” una propria scelta, non ha indicato Risveglio Musicale come marcia della tradizione modicana ma si è preoccupato di scriverne un’altra? Evidentemente la dedica di Gioiosa non è poi cosi infondata, del resto negli anni successivi mi pare di capire che la marcia Risveglio Musicale non sia più stata eseguita avvalorando così la tesi che Gioiosa sia stata composta per l’occasione. Dubito poi che la sua posizione di allora sia stata una posizione di “rilievo” nell’associazione e escludo un suo rapporto con il maestro tale da depositare le sue confessioni altrimenti non è chiaro perché lei non abbia esposto queste lamentele direttamente al maestro o al direttivo di allora. La mia opinione è che il maestro Di Pietro si è trovato in un ambiente musicale che a differenza di quelli propri di altri comuni, fino ad allora non aveva mai valorizzato le proprie tradizioni e ha pensato di provvedere, del resto la sua attività per Modica e i modicani non passa inosservata, tanti modicani probabilmente non avrebbero continuato lo studio di uno strumento a fiato se non fosse per l’attività svolta in banda con lui, la banda esisteva anche prima dell’arrivo di Di Pietro ma la sua percentuale di giovani che hanno coltivato la passione fino al conseguimento del diploma in conservatorio è ben diversa dalle gestioni precedenti, un motivo ci sarà e non può essere certamente legato solo alle differenti condizioni sociali. Pertanto come il maestro Belisario a Ispica (Cristo all Colonna) o il maestro Iozzia a Scicli (Inno a Busacca) anche il maestro Di Pietro ha omaggiato una tradizione propria di una città che lo ha accolto. Il fatto che lei, o altri, a distanza di tanti anni gridiate “verità” non ha alcun senso, come ho detto, da componente dell’associazione e modicano ligio alle tradizioni avrebbe potuto segnalare da subito il presunto abuso del maestro Di Pietro a chiunque avrebbe potuto prendere provvedimenti: il presidente, il capobanda, altri componenti magari più “influenti” e non lo ha fatto, al contrario si presenta oggi, a distanza di decenni come chissà quale messia depositario di chissà quale verità storica, pertanto come disse il grande Totò: ma mi faccia il piacere! Lei ha vissuto l’esperienza in banda come chiunque altro modicano che ha avuto il piacere di farlo e che attualmente ne gode (nell’una o nell’altra associazione) pertanto non è depositario di nessuna certezza storica, a meno che non fornisca prove documentate in merito alle sue argomentazioni queste possono solo definirsi niente di meno che illazioni basate su una personale memoria storica relativa ad una esperienza giovanile e questo non assicura nessun fondamento storicamente attendibile.
P.s. ritornando a Verità, la Marcia militare “Sfilata” non risulta essere dedicata alla festa Pasquale di Ispica semplicemente perché il celebre compositore pugliese, maestro Nino Ippolito (morto diversi anni fa) non lo ha mai dichiarato e pertanto nessuno potrebbe permettersi di attribuirgli tale dedica, di conseguenza è la marcia eseguita per tradizione insieme ad un’altra marcia di cui non è stato fatto alcun video: ARRIVEDERCI.
depositare le confessioni, posizioni di rilievo ahahahah ho letto tra le righe solo questo e già mi basta ahahah posizione di rilievo nei confronti di qua e di là ahahahah… mi sa di “lei non sa chi sono io” ahahaha
“gioiosa” era una marcia composta tra tante altre (dedicata alla moglie?), come “miguel” (un caso?), altra marcia dello stesso compositore. Non certo per la pasqua. gioiosa è orecchiabile, facile da eseguire, nessuno sta inficiando la bontà del brano e nessuno mette in dubbio le capacità del maestro in questione. Qui la discussione è ben altra. Comunque la prolissità è buona per confondere chi legge, cosa che a me non interessa, e dal mio punto di vista finisce qua.
Caro/a Mabbasta, premesso che il mio commento non vuole far riferimento all’espressione “lei non sa chi sono io” perché, come di certo lei saprà, tale espressione è tipica di chi ha la pretesa di far prevalere con presunzione le proprie argomentazioni senza curarsi dell’opinione altrui e basandosi solo su una determinata posizione privilegiata di cui gode, io non ho fatto niente di tutto questo, ho solo esposto le mie considerazioni personali sull’argomento in questione senza pretendere niente da nessuno. Lei piuttosto che esporre le sue considerazioni a risposta delle mie si limita invece a “leggere tra le righe” e a simulare risate di “presunta superiorità” abbellite dalla frase: qui la discussione è ben altra, mi scusi ma qual’è la discussione? Io dai commenti precedenti ho inteso che il punto della questione fosse la veridicità o meno che la marcia Gioiosa sia stata dedicata alla Pasqua modicana, con tutte le premesse e i contorni che non sto qui a ripetere, ho forse capito male? In questo caso la invito a chiarire quale sia l’oggetto della discussione, personalmente vorrei evitare di andare fuori tema. Comunque, il fatto che la marcia Gioiosa sia orecchiabile e facile da eseguire non capisco cosa c’entra con la questione della dedica, forse lei crede che la Pasqua modicana si sarebbe dovuta meritare una marcia meno orecchiabile e difficile da eseguire? Personalmente credo che in tal caso sarebbe stato difficile eseguirla tra gli spintoni della folla e che il fatto che sia semplice la renda ancora più adatta allo scopo, se poi è anche orecchiabile tanto meglio; naturalmente questa rimane una mia opinione personale, se lei la pensa diversamente lo rispetto, ci mancherebbe. Non è affatto un caso che il mio nick sia Miguel, il riferimento è proprio quello che ha capito, la marcia di carattere spagnoleggiante composta dal maestro Di Pietro e dedicata al presidente del Corpo Bandistico Città di Modica che di certo lei da ex componente ricorderà, il Sig. Michele Palermo. Riguardo alla presunta dedica alla moglie sinceramente non saprei cosa dire, tuttavia ho il piacere di condividere con lei e con gli altri lettori alcune considerazioni: sono a conoscenza del fatto che le dediche del maestro Di Pietro spesso corrispondono al titolo della marcia, ad esempio Miguel per Michele Palermo o Dario per il figlio minore, naturalmente ci sono anche marce che hanno un titolo che non corrisponde al nome del destinatario della dedica ma trattandosi delle ultime composizioni suppongo che magari l’associazione nome-titolo si riferisca al periodo iniziale della sua attività, del resto associare il nome al titolo è abbastanza comune nei titoli delle marce, tuttavia ricordo che nel libretto delle marce allegre e sinfoniche era inserita una marcia sinfonica composta da Di Pietro dal titolo “Antonella” che è il nome della moglie, quindi non mi è chiaro perché il maestro abbia dedicato a tutti una sola marcia, mentre, stando a quello che vuole farsi intendere, alla moglie due; non escludo che può essere segno di grande stima nei confronti della moglie ma è una cosa molto insolita, che io sappia nessuno mai ha dedicato più composizioni alla stessa persona. Ci tengo a precisare che queste sono solo considerazioni personali e non è mia intenzione screditare nessuno. Mi scuso per la prolissità, d’altronde chi ha interesse a leggere le mie osservazioni sono certo che non avrà difficoltà a capirle, leggere “tra le righe” spesso può confondere lo capisco, specialmente a chi come lei non ha alcun interesse in merito. In conclusione condivido la sua intenzione di concludere la querelle, del resto qualsiasi cosa succeda “i leoni rimangono leoni ed i cani rimangono cani”. Saluti
Nessun volere screditare.
Nessuna calunnia.
Solo bisogno di verità.
D’altronde anche lei scrive che è una marcia associata alla festa. Quindi non è l inno dedicato. Punto.
Questo bisognerebbe affermare e portare avanti, tutto qua. Cioè la verità. Lei e lei solo mette in discussione allievi, etc etc (ai quali non ho fatto mai cenno) dimostrando, a mio avviso e parere personale, un segno di debolezza dell’ass.ne al quale nessuno, prima di lei, aveva fatto pensare e fatto notare. Comunque tutto ciò non importa e non era oggetto di discussione né voleva esserlo.
Negli anni ’90 Lei, a quanto pare non c era, altrimenti ricorderebbe quante volte le accese discussioni in sala musica si sentivano dalle poste nelle sere di prove e quante volte si andava in ‘Giappone per un maiale’ e al posto degli asini si vedavano volare leggii…….per diversi argomenti compresa la marcia da suonare per la Maronna VasaVasa. Discussioni fra componenti adulti (di allora) e lo stesso maestro del Corpo Bandistico (banda storica non più esistente) alle quali i ragazzi (10,12,15 anni) spesso assistevano impassibili e in silenzio. Figuriamoci se si parlasse o rispondesse…o così o lì c’è la porta. E in quegli anni oltre alla banda gli svaghi (soprattutto musicali) erano quasi nulli.
Io non ho la verità assoluta, ma i ricordi della gioventù sono piuttosto chiari e nessuno reclama ‘potere’ e nessuno dovrebbe avere potere in banda, altrimenti non è una banda. In banda si dovrebbe essere tutti uguali, dal componente di 5 anni a quello laureato in strumento.
Chiudo poiché non serve parlare al sordo che non vuol sentire e che parla di potere……che idea ha di Banda? Non attendo risposta, è sufficiente quanto da lei scritto.
Miguel, fra l altro, fu dedicata dietro indicazione di un componente della banda storica (Corpo Bandistico) che per privacy non nomino. Ma lei, credo lo sappia. E se è a conoscenza di ciò è anche a conoscenza che Gioiosa non fu dedicata alla Madonna dalle 5 mani e dal termine ‘gghioia….sa’ che riporta alla festa di Scicli. Se non è a conoscenza di quanto appena scritto, allora dovrebbe farsi due domande per capire se quanto le è stato raccontato (non so da chi) corrisponda al vero oppure è solo una verità a metà o un cinquantesimo di verità.
Cosa più probabile visto che la Banda (di allora) era composta da 50 elementi reali, modicani (lo sottolineo perché solo chi è modicano può capire di cosa parliamo riferendoci alla Maronna Vasa Vasa) e che partecipavano attivamente (seppur i più piccolini con limitazioni)….quindi le consiglio di ascoltare le diverse ‘campane’.
Poi faccia come vuole.
D’altronde i leoni rimangono coi leoni e i cani coi cani.
Abbai di meno….e si informi di più.
Troppo prolisso, inutilmente. La querelle è solo una. Inutile mettere dentro tanto altro.
Mi taccio.
Verità.
Caro/a Verità innanzitutto le ricordo che il commento relativo al numero dei componenti presenti nel video associandolo a quello delle manifestazioni lo ha fatto lei, io ho solo replicato alla sua osservazione e fatto riferimento alla velata associazione numero-credibilità sottintesa nelle sue osservazioni, ho parlato di allievi solo per completezza del discorso, non ho messo in discussione proprio nulla. Ma visto che non era oggetto di discussione, non importa.
Per chiarezza, io non ho scritto che “Gioiosa è una marcia associata a una festa” bensì che il fatto che sia una marcia per struttura non significa che non può essere considerata inno della festa, ho parlato infatti di associazione inno-marcia nella tradizione popolare, poi che sia dedicata o meno penso sia priorità di chi l’ha scritta deciderlo. Veniamo a “Miguel fu dedicata dietro indicazione di un componente …. ecc”, mi scusi ma io mi sono chiaramente riferito al destinatario della dedica, lei parla di chi ha “commissionato” o “dato spunto” al maestro di scriverla, beh, se fa confusione con Miguel dubito che possa vere credibilità con Gioiosa a questo punto, non è che magari lei si riferisce a chi ha suggerito al maestro di scriverla confondendolo con chi è destinatario della dedica? Spero di no, altrimenti di conseguenza tutte le sue argomentazioni e perplessità sarebbero infondate. Tuttavia voglio credere che non sia così e che il suo sia stato solo un contributo per completezza del discorso come lo è stato il mio relativamente agli allievi di cui si parlava prima. Io da modicano non conosco in maniera approfondita le tradizioni di Scicli, tuttavia agli amici di Scicli ho sempre sentito dire “Gioia” e non “Ghioia”, magari a lei può sembrare la stessa cosa ma l’aggiunta o meno della lettera h è spesso una peculiarità che differenzia il dialetto modicano da quello sciclitano (ad esempio ciovi a modica e chiovi a Scicli), al contrario a modica l’uso del termine “Ghioia” è molto comune, quindi il fatto che il maestro lo associ a una espressione, in questo caso relativa a una madre che si rivolge al figlio, propria del dialetto modicano non è poi così infondato. Io da modicano ovviamente non posso negare che la parola “Ghioia” ha da sempre fatto parte del mio dialetto, tantomeno suppongo può negarlo lei da modicano qual’è. Ciò non toglie che Ghioia e Gioia abbiano in italiano lo stesso significato ovviamente, magari a questo proposito sarebbe stato più opportuno intitolare la marcia in questione “Ghioisa” piuttosto che “Gioiosa”, ma questa è una scelta dell’autore, ci mancherebbe che qualcuno contestasse anche questo. Riguardo alle “discussioni in sala musica che si sentivano fino alle poste”, mi pare di capire che a suo dire il maestro (ispicese) abbia obbligato e messo “in riga” a suon di “leggii che volavano” 50 modicani? Guardi la cosa è talmente inverosimile che non merita neanche di essere commentata, non riesco proprio a credere che 50 persone (tra cui adulti, lavoratori e padri di famiglia) si lasciassero soggiogare così da una persona estranea per paura dei leggii che volavano o di essere messi alla porta tanto da lasciarlo operare per più di 30 anni, ma dai, siamo seri.
Inoltre ci tengo a chiarire che non ho mai parlato di “potere” nel senso che vuole fare intendere lei, per chiarezza la mia idea di banda è quella di Associazione Culturale composta da soci tra i quali alcuni (per elezione da parte degli altri) hanno dei ruoli di gestione e rappresentanza; gestire non significa avere potere, significa essere destinatario della fiducia di chi ti ha dato quell’incarico e dimostrare di esserne degno, ciò non toglie che il “potere decisionale” rimane dell’assemblea (di tutti i soci), nascondersi dietro il falso buonismo che “il bimbo di 5 anni è uguale al diplomato in conservatorio” è a dir poco superficiale. In conclusione voglio precisare che non ho ascoltato nessuna “campana”, bensì ho solo esposto le mie considerazioni basandomi su quello di cui sono a conoscenza, in realtà avrei anche posto interrogativi che fino ad ora non hanno avuto alcun riscontro.
P.s. la frase “i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani” è una citazione tratta da un famoso detto popolare che ha il seguente significato: nonostante tutto alla fine le cose rimangono quelle che sono e non possiamo farci niente. Il detto in questione nella sua forma completa è:
“Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani”. Mi sono solo limitato ad omettere la prima parte perché non credo che ci sia qualcuno che “ha vinto” e tantomeno credo che ci sia qualcosa da vincere. Pertanto la sua storpiatura della frase “i leoni rimangono con i leoni e i cani rimangono con i cani” penso si riferisca ad una sua presunta discriminazione sociale finalizzata a offendere che a mio avviso è del tutto fuori luogo.
Bau!
“La prima apparizione ufficiale di Gioiosa come marcia associata o dedicata alla festa di Pasqua di Modica risale…” (anche lei è dubbioso, pertanto mi ringrazi per l’approfondimento che le ho dato, anche se ho capito chi è e quindi conosce benissimo i fatti e i maialini inviati in giappone).
È talmente prolisso che nemmeno lei ricorda quello che scrive.
Tutto lei fa. Il numero dei componenti lo ha messo in ballo il signor Scirè, degli allievi Lei con tanto di particolari e scusanti ed il fatto che ancora insista su questo argomento, a mio modesto avviso, è un ulteriore conferma di una debolezza interna e di una sua insicurezza: ma se è stanco, lasci la barca. Per forza deve ‘accanirsi’ contro la Verità? In ogni caso tutto ciò non mi importa,non ne ho mai fatto cenno e nemmeno l’ho lasciato intendere.
Per quanto riguarda la citazione la conoscevo benissimo. La mia storpiatura non vuole essere una discriminazione sociale (solitamente è nel suo stile,ma non siamo tutti come lei) ma solo un ulteriore approfondimento. Poiché in ogni caso è così: i leoni rimarranno coi leoni ed i cani con i cani. Lei continua a mettere in bocca agli altri cose mai dette o insinuate (come è sua abitudine),distogliendo l’attenzione dalla marcia ‘Ghioi….osa” della Madonna a 5 mani. Ulteriore consiglio: riconosca e diffonda la verità e starà meglio con sé stesso. La menzogna la attanaglia.
Nsia mai.
Comunque, Miguel caro, l altro giorno l’ho pure salutata, da lontano certo, ma l’ho salutata nella piazza che entrambi amiamo.
Mi taccio poiché materiale per la riflessione ne ha e oramai ho spiegato abbondantemente il nocciolo del discorso, ma Lei fuorvìa abbaiando inutilmente. Non risponderò ulteriormente alle sue inutili provocazioni che rimangono tali e, fra l’altro, non mi suscitano interesse. Ci si vede, da lontano, in piazza.
Io dubbioso? Perché ho separato le parole “associata” e “dedicata” con la lettera “o”? Ma davvero non ha ormai nessuna argomentazione in risposta alle mie da aggrapparsi alla lettera “o”? Pensavo non fosse necessario chiarire cose di questo tipo ma va bene, provvedo: l’associazione (in questo) di una marcia a una festa è propria di chi ascolta mentre la dedica è propria di chi compone, pertanto la lettera “o” separa semplicemente due termini di significato diverso, questo è italiano, non indice di dubbio; inoltre, come ho già detto nel mio primo commento, l’unica persona che può dirci chi è il destinatario della dedica è il compositore; ho anche fatto tutta una serie di osservazioni che non sto a ripetere perché non vorrei peccare di prolissità. Lei piuttosto si fregia con presunzione del titolo di depositario della Verità asserendo di fornirla a prescindere basandosi esclusivamente sulla sua esperienza da ex componente della vecchia associazione che era presente negli anni ‘90 ecc .. ma davvero non si rende conto di quanto sterile sia il suo discorso? Io invece a suo dire sarei il debole e l’insicuro? Beh, io ho citato dei fatti indiscutibili, ho posto interrogativi oggettivi in relazione alle sue motivazioni, ho persino scritto su quanto il dialetto modicano differisca da quello sciclitano per la lettera “h” ecc, cos’è che mi fa sembrare debole? Forse per qualche interrogativo che le ho posto? Premesso che ancora non ho avuto nessuna risposta, tuttavia a mio parere fare delle domande è indice di curiosità non certo di debolezza o insicurezza. Lei piuttosto finora ha risposto citando “maialini inviati in Giappone” e le “cinque mani della madonna” senza nessuna argomentazione oggettivamente valida in merito o a confutazione delle mie, ma di cosa stiamo parlando? Quale sarebbe l’approfondimento che mi ha dato di cui parla? I maialini e le mani della madonna? Beh grazie per l’approfondimento, ci mancava solo che raccontasse di come il maestro si trasformava colorandosi di verde per soggiogare i poveri 50 modicani e chissà, magari avrebbe ottenuto anche un riconoscimento dalla Marvel (o una denuncia per plagio). Persino riguardo alla citazione sui numeri non si rende conto? È vero che il sig. Scirè ha citato per primo i numeri, ma, a differenza del sig. Scirè che lo ha fatto per descrivere il lavoro relativo al montaggio video, è stato lei a commentare “i numeri” riferendosi alle manifestazioni, io di conseguenza ho risposto alle sue osservazioni parlando anche degli allievi (come ho già detto) per completezza del discorso e ho anche parlato di debolezza solo perché è prassi comune paragonare un numero inferiore (30-20) a un numero maggiore (50-52) come segno di debolezza, non per altro; detto ciò mi sorge un dubbio: ma è così divertente contare i musicanti quando passa la banda? Scusi ma si apposta di proposito o la cosa accade casualmente? Personalmente spero che non lo faccia di proposito, sarebbe davvero molto triste.. ad ogni modo, è lei che conferma che la sua storpiatura del detto sui leoni e i cani si riferisce ad una voluta discriminazione sociale perché (cito testualmente) “Poiché in ogni caso è così ..” e sostiene che sarebbe il mio stile? Ma lo sostiene perché crede di aver capito chi sono o perché l’ho lasciato intendere nei commenti precedenti? Io posso garantirle che discriminare non è mai stato un mio stile, tuttavia se le mie parole nei commenti precedenti lo hanno fatto intendere me ne dispiaccio e chiedo scusa, io non penso affatto che “in ogni caso è così”, tutt’altro. E poi, io avrei distolto l’attenzione? Ma se non ho parlato d’altro.. e dovrei diffondere la verità? Ma quale verità? qui se c’è uno che pretende di diffonderla (senza argomentazioni e con presunzione) è lei già dal primo commento che ha fatto e non mi permetterei mai di “rubarle il mestiere”. Le assicuro che con me stesso sto benissimo e soprattutto che niente mi “attanaglia”.
In conclusione mi dispiace informarla che contrariamente a lei io non ho affatto capito chi lei sia in realtà, se non ho salutato evidentemente è perché non ho associato il suo nick ad una persona che conosco, altrimenti l’avrei fatto di certo, ci mancherebbe. Comunque faccia come vuole, “si taccia” pure, non credo che le resti altro da fare vista la carenza di argomentazioni valide a supporto della sua presunta verità. Ci si vede in piazza, le assicuro che mi preoccuperò di attenzionare i saluti inviatemi “da lontano” e di ricambiare, del resto come si dice: il saluto non si toglie nemmeno ai cani.
Verità sull’ Inno Maronna Vasa Vasa.
Inutili parole parole su tutto il resto. Abbai pure. Tanto non morde come non ha mai morso.
Grandi discorsi: questi sono i problemi di Modica, anzi dell’Italia… poveri noi, e poi si finisce a pesci in faccia sempre, anche per delle banlità.
Peccato Camilleri sia deceduto.
Avrebbe di sicuro tratto lo spunto per una bellissima indagine del commissario Montalbano, con una grande abbuffata finale di arancini e cannoli.
Visto che vi conoscete perché non vi chiarite personalmente e la smettete di litigare per iscritto? Magari con le persone tirate in ballo. Sarebbe più civile e meno ipocrita.
Si è vero Gioo, l’inno della Maronna Vasa Vasa è un affare di stato, Pippo, lei non lo sa che da quell’inno si determina tutto, ma dico tutto. E per non parlare dei colombi alla caduta del manto della Madonna. I modicani, sono fatti così, si appassionano ai festini e alle canzonette, ma mai in cose importanti. Saluti a questi eroi modicani