
Il patto di solidarietà pensato dal Comune e dalla Diocesi di Ragusa è un aiuto immediato e concreto alle persone e ai nuclei familiari rimasti senza reddito, ammortizzatori sociali o che vivono situazione di particolare difficoltà. Un lavoro di insieme per alleviare il disagio dei nuclei familiari in condizioni economiche più precarie.
Il sindaco, Giuseppe Cassì, e il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, hanno siglato un “Patto di solidarietà diffusa” con il quale allargano il circuito assistenziale offrendo risposte immediate e concrete anche a tutte quelle persone non abitualmente seguite dai Servizi sociali o dalle associazioni di volontariato.
Il patto è una rete alla quale possono anche aderire aziende, associazioni, privati cittadini che intendano offrire beni di prima necessità o servizi assistenziali e di volontariato. Con questa azione Ragusa spera di essere all’altezza del suo tradizionale livello di solidarietà anche davanti all’emergenza imposta dalla diffusione del virus Covid-19, mostrando un’attenzione particolare a quanti la vivono con maggiore sofferenza.
Al Comune di Ragusa toccherà il compito di coordinare gli interventi attraverso la “cabina di regia” dei Servizi sociali del Comune; mentre la Diocesi, attraverso la Caritas, ricevute le segnalazioni dal Comune, si attiverà per soddisfare i bisogni segnalati, seguendo le indicazioni dei Servizi sociali. La Diocesi a coordinerà la disponibilità di aziende, associazioni e privati che vogliano offrire beni di prima
Il “Patto di solidarietà diffusa” ha la durata di tre mesi e potrà essere rinnovato, qualora le esigenze lo richiedessero.