Da lunedì partirà la procedura per effettuare i tamponi su tutti i siciliani rientrati da altre regioni, in particolare dal Nord, a cominciare dallo scorso 14 marzo. Ogni Asp contatterà quelli già presenti nel proprio territorio di competenza per sottoporli al tampone e verificare la positività o meno al Coronavirus.
Si tratta di un’operazione di monitoraggio a tappeto sui soggetti più a rischio che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, e il presidente Musumeci pianificano da settimane per fronteggiare la minaccia di nuovi contagi da chi proviene da zone che hanno un alto numero di casi. L’operazione coinvolgerà circa 10 mila persone. A Palermo poco meno di un migliaio.
La linea generale – spiega Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia di oggi – è quella di fare in modo che i tamponi vengano eseguiti in aree isolate, da personale della Asp e in modo quanto più asettico possibile.
Ogni Asp ha quindi scelto un’ampia area dove far arrivare le persone. Ogni soggetto che dovrà sottoporsi al tampone verrà preventivamente contattato, telefonicamente o per mail, e gli verrà comunicato il luogo e l’ora in cui presentarsi. A Palermo l’area verrà scelta nelle prossime ore e dovrebbe essere la Casa del sole a Passo di Rigano o l’ex manicomio in via Pindemonte.
Gli elenchi delle persone da contattare sono stati estratti dal sito www.siciliacoronavirus.it in cui ogni siciliano di rientro è stato costretto a registrarsi nei giorni scorsi prima di approdare sull’Isola.
2 commenti su “Coronavirus, tamponi a 10mila siciliani rientrati dal Nord”
Non credo sia una priorità, se queste persone sono in quarantena, non c’è alcun rischio che possano contagiare altri, qualora fossero positivi.
Si potrebbero fare i tamponi agli operatori sanitari, o a persone che presentano sintomi sia che provengano dalle zone rosse , sia che sono residenti.
Questi signori, che ci governano in Sicilia, avrebbero dovuto provvedere per tempo alle necessarie scorte di reagenti per i tamponi, che ormai mancano come a Catania, con conseguenze nefaste prevedibilissime, sol che si fosse stati più accorti e previgenti prima! Assurdo che manchino i reagenti! Si dimostrano in tal modo inadeguati, e il governatore e il suo “pupillo”, i quali trovano comodo scaricare la loro inadeguatezza sugli altri come il governo nazionale, la protezione civile o chicchessia.
Questi del resto sono i soggetti cari all’ambiente confessionale, di cui sono l’espressione!
Se ne dovrebbero andare, perché inadeguati: VERGOGNA!