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Emergenza COvid-19. Le novità nel mondo della scuola

Con il decreto “Cura Italia” il governo Conte ha varato nuove misure, per rispondere concretamente all’emergenza coronavirus. Un decreto principalmente di natura economica, ma che riguarda anche aspetti importanti come il settore della pubblica amministrazione e della scuola.

Dal 4 marzo 2020 è stata sospesa la normale attività didattica, così tutte le scuole di ogni ordine e grado e le università sono state invitate ad attivare modalità di didattica a distanza.
Un cambiamento sostanziale delle abitudini, che ha riguardato milioni di italiani di ogni età. Il suono della campanella, infatti, accumuna non solo alunni, insegnanti e personale scolastico, ma anche tante altre persone come i genitori e i nonni che accompagnano ogni giorno i propri figli o nipoti a scuola.

Il decreto “Cura Italia” è «un provvedimento davvero importante che contiene tante risposte per il mondo della scuola», così come ha dichiarato Lucia Azzolina, Ministro dell’Istruzione.
Il Ministro, attraverso la sua pagina Facebook, ha fatto una lunga diretta per spiegare le varie voci del decreto che interessano principalmente la scuola, precisando prima di ogni cosa che non è in suo potere chiudere le scuole, nonostante la sospensione dell’attività didattica tradizionale, perché quest’ultime in quanto presidi dello Stato dipendono direttamente dal Ministero della Pubblica Amministrazione.

La Pubblica Amministrazione ha fatto in modo, con il nuovo decreto, di approvare una norma che favorisse il lavoro agile anche nelle scuole. «Le scuole resteranno – afferma Azzolina – quindi aperte, ma solo per questioni indifferibili. Il lavoro delle amministrazioni scolastiche dovrà andare avanti anche da casa».

Nel corso della diretta il Ministro dell’Istruzione ha invitato tutti dirigenti, insegnati, alunni e famiglie ad andare avanti, facendo appello a ogni componente della comunità educante della scuola. «Fisicamente le scuole potranno anche chiudere, ma il lavoro della scuola non potrà fermarsi, e dovrà andare avanti secondo le indicazioni fornite dal Ministero. Perché la scuola è e deve essere un presidio dello stato».

Il Ministro Azzolina ha voluto sottolineare, nella suo dialogo streaming con tutte le componenti della scuola, come il ministero tutelerà i docenti supplenti e precari, attraverso il rinnovo dei contratti, «perché – afferma il Ministro – abbiamo bisogno dei supplenti, i quali continueranno a lavorare con la didattica a distanza».
Le altre misure, che prevede il decreto del 16 marzo 2020, riguardano la mobilità per il prossimo anno scolastico del personale docente e non docente. L’On. Azzolina assicura che i concorsi andranno avanti, sono previsti nuovi bandi perché a settembre c’è bisogno di assumere, anche se le prove selettive sono attualmente sospese per i prossimi 60 giorni, secondo quando dispone l’ultimo DPCM.

«Sappiamo benissimo – ha dichiarato Azzolina – che la sospensione delle attività didattiche abbia creato delle difficoltà alle famiglie, per questo nel decreto sono state varate misure importanti a sostegno. Tutti noi abbiamo il dovere di collaborare in questo momento».

La didattica a distanza è il capitolo più importante, affrontato in streaming dal Ministro. «È evidente che la didattica a distanza non possa sostituire quella che è la scuola tradizionale, fatta di fisicità. Ma oggi la didattica a distanza, con l’aiuto della tecnologia è l’unico strumento che al momento abbiamo per poter tenere unita la nostra comunità scolastica».
Certamente non è il miglior modo possibile per insegnare, va perfezionato, grazie anche all’entusiasmo e alla grande curiosità che ruota attorno a questo mondo.

Sarà compito dei dirigenti scolastici, vigilare e garantire il normale proseguimento di questa iniziativa, e soprattutto garantire agli studenti svantaggiati il diritto all’istruzione, così come previsto dall’art. 34 della Costituzione. Il Consiglio dei ministri con il decreto “Cura Italia” ha stanziato 85 milioni di euro, per garantire agli studenti svantaggiati l’acquisto di device utili per poter seguire le lezioni.
Grazie alla solidarietà digitale, gli studenti e gli insegnanti potranno usufruire di connessione illimitata dei giga, e così non avere problemi di connessione.
Il ministero al fine di garantire un ottimo servizio sta monitorando tutte le attività di didattica a distanza, favorendo anche la formazione degli insegnati attraverso dei webinar, presenti sul sito del MIUR.

Sono state sospese le prove INVALSI 2020, previste per questo periodo. Attualmente sono in fase di riprogrammazione, anche se sicuramente verranno rimandate se non migliorerà il quadro sanitario sul territorio nazionale.

Nel corso di un intervista, il Ministro Azzolina ha anche parlato della riapertura delle scuole e degli Esami di Stato. Le scuole potranno riaprire quando il quadro epidemiologico dell’Italia permetterà di mandare a scuola gli studenti in sicurezza. Stabilire il grado di sicurezza sarà compito delle autorità sanitarie.

Il ministro ha anche assicurato, che vista la bellissima risposta didattica, attraverso le modalità a distanza, non si prevede di allungare la durata delle lezioni.

L’Esame di Stato, la Maturità 2020, è uno degli argomenti che sta a cuore a mezzo milioni di italiani, protagonisti in prima persona, ma anche alle loro famiglie. Il Ministero dell’Istruzione sta valutando diversi scenari per l’effettiva realizzazione. «Posso dire – assicura il Ministro Azzolina – che l’esame sarà serio, ma ovviamente terrà in considerazione il momento di emergenza, nelle prossime settimane ci saranno informazioni ulteriori. L’esame sarà tarato sulla base degli apprendimenti che gli studenti avranno raggiunto».

Sul finire della diretta streaming il Ministro Azzolina ha fatto una serie di appelli, al fine di garantire il proseguo dell’anno scolastico.
«Chiedo agli insegnanti di andare avanti. Stare fermi vorrebbe dire incrociare le braccia e questo non ce lo possiamo permettere. I ragazzi, gli studenti, hanno bisogno di voi. Ai ragazzi dico che è il momento di essere uniti, di studiare non come prima più di prima, per far sì che il vostro futuro venga costruito giorno dopo giorno. Agli assistenti tecnici dico che ora possono avere un ruolo fondamentale con la didattica a distanza. Ai collaboratori scolastici non posso che dire grazie. Assistenti amministrativi e DSGA hanno un ruolo fondamentale, perché ora bisognerà lavorare da casa affinché tutte le scadenze siano rispettate. Perché quest’anno scolastico deve essere chiuso e il prossimo deve partire con regolarità».

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