Cento anni di reclusione complessivi per otto imputati e tre assoluzioni per intervenuta prescrizione del reato sono state chieste dal pubblico ministero della Dda etnea Valentina Sincero al Tribunale di Ragusa nei confronti degli imputati coinvolti nell’operazione denominata “Fil Rouge”, eseguita dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Ragusa, avviata nei primi mesi del 2007 e conclusasi a novembre 2008. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha consentito di appurare l’esistenza di 4 autonome e distinte organizzazioni criminali dedite al narcotraffico operanti su tutto il territorio della provincia iblea ed in particolare nei comuni di Vittoria, Modica e Comiso, collegate tra loro da una sottile linea rossa (da qui il nome dell’operazione “Fil rouge”) costituita esclusivamente dagli sporadici contatti avvenuti tra gli indagati dei gruppi per approvvigionamenti estemporanei.
La pubblica accusa ha preso in esame il gruppo di Vittoria, chiedendo la condanna a 20 anni e 6 mesi di reclusione ciascuno per quelli che definisce i 2 promotori del gruppo, costituito soprattutto da maghrebini, tunisini e algerini, che reperivano cocaina e hashish a Napoli e Padova, per poi spacciarla in territorio ibleo. Prossima udienza il 30 aprile 2020 per le arringhe e la sentenza.
