L’amministrazione Abbate ha assunto, il 10 Ottobre scorso, davanti al Prefetto di Ragusa l’impegno di pagare, entro il 10 Novembre, ai lavoratori della SpM 2 mensilità pregresse, cioè i salari di giugno e luglio 2019.
I dipendenti hanno ricevuto fino ad ora la corresponsione delle spettanze relative al mese di giugno, mentre per quelle di luglio ancora non si ravvisa nessuna traccia, nel senso che il Comune non ha trasferito alcun mandato ad oggi alla società partecipata.
“Siamo, come sempre, difronte all’ennesimo impegno che il Sindaco assume in presenza delle Autorità prefettizie e che, come è suo solito, non rispetta – denunciano Camera del Lavoro e Fp Cgil -. Da come si stanno profilando i fatti, e non le chiacchere, appare incontrovertibile che si sta assistendo ad un nuovo comportamento disattendente un formale impegno da parte del primo cittadino della Contea. Ennesimo!
Le macerie economiche e finanziarie sono visibili ad occhio nudo, ma qui c’è in atto un comportamento tipico di chi volge altrove lo sguardo per non vedere la realtà.
Quando qualcuno si risveglierà troverà dinnanzi a sé un altra Modica! Un’altra idea di Modica. Di una Modica che è andata a regredire, invece di andare avanti crescendo”.
Riguardo all’incontro fissato dal Prefetto di Ragusa per il prossimo 14 Novembre, si tratta di una riunione frutto della richiesta fatta, prima, dalla Camera del Lavoro di Modica e dalla Fp Cgil di Ragusa, a cui, successivamente, ha fatto seguito quella delle associazioni di rappresentanza delle coop. sociali. Per dare un’ informazione corretta, si tratta di un incontro con all’ordine del giorno solo la questione dei mancati pagamenti degli emolumenti agli operatori di queste cooperative e quindi non riguarderà, come si vuol fare intendere, altri settori o altre tipologie di lavoratori.
“Abbiamo denunciato, non ieri, ma da tempo, l’assurdità del fatto che il Comune garantisce un sistema di Welfare locale sulle spalle degli operatori, che non vengono pagati, tanto é vero che qui le spettanze maturate vanno da un anno e oltre. Cosi come abbiamo incalzato insistentemente l’Amministrazione perché si dotasse di un piano di rientro per dare risposte ai diritti di questi lavoratori, cosa che non ha inteso fare e non ha fatto. Da qui la esigenza di chiedere alla Prefettura di avocare a sé la problematica. Il nostro obiettivo è di definire, con l’aiuto della Prefettura, la programmazione dei pagamenti delle spettanze maturate, facendo intanto arrivare agli operatori delle coop. sociali un numero congruo di salari entro la fine dell’anno”.