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Il Partito Democratico analizza la rimodulazione della geografia scolastica di Modica

“Siamo a conoscenze di almeno due riunioni tra sindacati, dirigenti scolastici e Amministrazione per definire il piano di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, ma alle riunioni non ha fatto seguito alcuna nota ufficiale tanto da domandarsi se un accordo sia stato raggiunto. “Voci di corridoio” ci dicono che una proposta è stata formulata: costituzione di una istituzione scolastica a Modica Alta con la fusione di Piano Gesù e De Amicis; dimensionamento di “Ciaceri S, Marta” che cede Piano Ceci e Sant’ Elena per ottenere S. Teresa e Pirato; nuova modulazione di Carlo Amore di Frigintini che cedendo S. Teresa e De Amicis ottiene S. Elena e Piano Ceci. Una proposta del genere, che tiene conto solo di numeri grezzi, la riteniamo non conforme alle esigenze della città”. Il segretario cittadino del Partito Democratico, Ezio Castrusini, interviene sulla questione di cui si parla da giorni riguardo, appunto, la rimodulazione della geografia scolastica cittadina.
“Alcune considerazioni sono doverose. Parlare di Scuola significa avere la capacità di pro-grammare un territorio e il suo sviluppo con la domanda chiara “quale città vogliamo?”. Secondo noi il dimensionamento ottimale era far confluire le zone rurali della città in una unica istituzione, capace di programmare e sviluppare il territorio. Frazioni o contrade quali Frigintini, S. Elena, Pirato, S. Filippo, Serrauccelli, Zappulla e Torre Cannata, condividono stessa identità e pertanto una più possibile affinità di programmazione; tale scelta determinerebbe anche la possibilità di unificare sotto un’unica identità zone con lo stesso sviluppo demografico.
Altra realtà che non va emarginata ma dotata di piena autonomia strutturale e numerica, anche in una prospettiva futura, è quella del centro storico che coinvolge due macro aree, Modica Alta e Modica Bassa, che soffrono la continua perdita di utenza.
Infatti, se le realtà del quartiere Sorda e le zone rurali crescono in termini di utenza, le realtà del centro storico hanno una costante flessione. A Modica Bassa, l’attuale realtà territoriale (plesso S. Marta, Ciaceri e 8 Marzo), dovrebbe raccogliere le realtà di S. Teresa e Piano Ceci (quest’ultima collocata ai margini della città per una allora scellerata scelta dell’amministrazione Abbate ma che raccoglie studenti del quartiere Dente). A Modica Alta si dovrebbero unificare Piano Gesù e Dè Amicis.
Il Piano inoltre dovrebbe riconoscere due realtà nel quartiere popolare della Sorda.
Si noterà come la proposta del Partito Democratico non segue scelte né campanilistiche né legate alla contingenza numerica del momento, ma con ampi orizzonti osserva il possibile sviluppo di un territorio e pone l’accento sulle scelte programmatiche di ogni singola Istituzione Scolastica.
Altra questione che resta un grosso dubbio è la consegna dei locali di via Garibaldi e la paventata chiusura per ristrutturazione del plesso Ciaceri. A oggi non si conoscono tempi e stato di a-vanzamento dei lavori del nuovo plesso, che sembra non essere ancora dotato di strumenti an-tincendio utili ad ospitare oltre i cento utenti, oltre la mancata consegna dei locali alla scuola”. Il Pd chiede all’amministrazione comunale di accelerare i tempi e garantire una utile accoglienza di docenti, alunni e genitori in un settembre che si annuncia bollente.

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