
“Occhio che non vede, cuore che non duole” recita un noto adagio. Il fatto è che per una strana congiunzione astrale l’ultimo piano del Palazzo degli Studi, da lungo tempo dimenticato dopo l’opera di ripulitura compiuta dall’Amministrazione Comunale nel lontano 2014 e chiuso alla vista di tutti, non si sa come, non si sa perché, è stato scelto come set delle nuove puntatedalla casa di produzione della serie tv più amata e apprezzata della RAI, “Il commissario Montalbano”.
«Ricordo ancora quel giorno del mese di Marzo – dichiara il prof. Blandino, docente di Latino e Greco presso il liceo classico e presidente dell’Associazione – quando il caro Dirigente Carrubba mi chiese di accogliere la troupe intenzionata a fare un sopralluogo tra le aule e i corridoi della nostra scuola ma soprattutto nei locali dell’ultimo piano. Entrare di nuovo in quel luogo, rivedere quei locali immensi e abbandonati, ricordare che fino a metà degli anni ’90 erano ancora pulsanti di attività,è stato un colpo al cuore». Questa è la sensazione generale che provano tutti, appena mettono piede lì: un magone indescrivibile, un groppo in gola che difficilmente passa e gireresti per ore da una parte all’altra di questi locali che sembrano parlare e invocare giustizia per quello che un tempo sono stati.
Tuttavia, da quel momento per l’Associazione “Amici del Campailla”, che sin dalla sua costituzione sogna un recuperototale di quello che definisce il “quadrilatero della Cultura” in pieno centro storico, si sono accese nuove scintille di speranza: la speranza che l’arrivo della troupe di Montalbano scuota l’opinione pubblica sul destino del Palazzo degli Studi, la speranza che prima o poi con un’azione sinergica tra tutti gli enti si riesca a recuperare tale patrimonio, la speranza che – se impraticabile un recupero totale dell’edificio – si possa almeno recuperarlo a stralci e a poco a poco destinarlo alla fruizione dell’intera comunità.
La scelta della troupe di Montalbano non è stata comunque senza effetto: da circa un mese una ditta edile per conto della Palomar ha “risistemato” la parte finale del lungo corridoio dove sono allocati la magnifica biblioteca, l’ufficio del preside rivestito a lambris e l’enorme laboratorio di educazione artistica utilizzato fino agli anni ’90 dalla scuola media “Scrofani”. Il tutto diventerà nella fiction un archivio comunale. La stessa insegna dell’Istituto Regio “Archimede” è servita come modello per ricreare l’insegna dell’archivio.
A detta dell’architetto che lavora con la Palomar, questi locali erano noti già da tempo alla casa di produzione, che li aveva però scartati perché i tempi tecnici per realizzare i lavori di allestimento non c’erano stati. Ora invece, come già affermato sopra, per una strana congiunzione astrale ecco che questi locali rivivranno nella fiction più seguita dagli Italiani e non solo. Le riprese sono previste da oggi fino a sabato.
Gli Amici del Campailla, che giorno 18 maggio saranno impegnati dalle 18 alle 24 nella Notte Europea dei Musei (edizione 2019) a presentare la storia del Palazzo degli Studi con l’allestimento al suo interno di numerose mostre, riproporranno tra l’altro il docufilm “Il Palazzo Invisibile” di Graziana Oddo per sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica a tale questione. Nel fare ciò, invitano il Comune di Modica, ente proprietario dell’intero immobile, a cercare di reperire quanto prima i fondi che possano restituire con un’operazione anche “a stralci” il Palazzo degli Studi all’antica dignità nella sua interezza.