“La sentenza della Corte dei conti che ha condannato il sindaco di Modica va oltre il semplice recupero delle somme illecitamente spese. Ha un significato politico: è l’affermazione della legge sull’arbitrio, un freno al delirio di onnipotenza”. Parole del Partito Democratico e di Modica 2038 secondo cui oltre a condannare il Sindaco, la Corte ha voluto rimarcare il comportamento incoerente e inopportuno – la caduta di stile e la mancanza di correttezza, dell’assessore Aiello con riferimento ai pareri espressi quando era Presidente del Collegio dei Revisori. La dottoressa Aiello, che applica le norme quando riguardano gli altri e che invece le interpreta quando deve favorire se stessa.
“Nei mesi scorsi abbiamo denunciato alla Corte fatti ben più gravi di spreco di denaro pubblico. E in questi casi riteniamo che vi siano responsabilità non solo del sindaco, di assessori e della giunta intera, ma anche di funzionari poco prudenti. Hanno fatto maturare immotivatamente e colpevolmente interessi per centinaia di migliaia di euro e altrettante per spese legali di fatto regalate ad avvocati; hanno stipulato transazioni e liquidato somme per manifestazioni prive d’impegni di spesa. Tutto questo di nascosto dal consiglio comunale e dalla Corte dei Conti. Noi confidiamo nel sereno giudizio dei giudici contabili, anche se molti in questi giorni hanno avvertito come poco opportuno il comportamento del presidente della Corte e dei magistrati che hanno invitato nel loro circolo romano il sindaco di un Comune in stato di pre dissesto, di cui si sono occupati, e del quale probabilmente dovranno ancora interessarsi”.
