
Si è tenuto a Ragusa presso gli Uffici della BAPR, l’incontro tra i vertici di Banca Agricola e i rappresentanti Regionali e Provinciali di Adiconsum, caldeggiato dall’associazione dei consumatori che opera sul territorio locale e accolto favorevolmente dall’istituto di credito.
Tema dell’incontro l’attualissima e scottante problematica, riscontrata da numerosi associati, avente ad oggetto la vendita delle azioni BAPR.
L’incontro ha avuto come focus le criticità sull’azionariato, facendo emergere , fin da subito, sul tavolo della discussione il ruolo dell’’Associazione sulla vicenda. Numerose sono le istanze per la vendita e l’incasso del controvalore delle Azioni specie nella parte del Sud Est della Regione, dove la Banca è più presente sul territorio.
L’Associazione si è proposta quale soggetto terzo al fine di ristabilire, per quanto possibile, quel rapporto di fiducia tra la Banca e gli Azionisti, deterioratosi nell’ultimo periodo, a causa anche di un eccessivo allarmismo scaturito da vicissitudini apparentemente analoghe ad altre realtà bancarie, ma che nulla hanno a che vedere con la BAPR. L’idea, emersa al termine del confronto con i rappresentanti della BAPR, è quella di costituire un tavolo tecnico basato sulla formazione e indispensabile comunicazione tra Banca e Associazioni dei Consumatori regolarmente iscritti al CNCU e CRCU, i quali, peraltro, sono unici soggetti legittimati a tutelare i consumatori. L’obiettivo di tale proposito è quello di creare un percorso univoco che possa avere come meta la difesa del risparmio e dei risparmiatori.
“Come Associazione – spiega Adiconsum – riteniamo utile e necessaria una preventiva mediazione, anche se potrebbe risultare, per coloro che gridano al populismo e che per interessi particolari stanno aizzando una minima parte di azionisti, un qualcosa di poco conto. Al contrario, siamo convinti che il confronto e l’analisi ponderata della situazione attuale, volta alla salvaguardia dei risparmiatori, siano uno strumento pacifico e culturale di rilevante portata”.
La Banca, da parte sua, si è resa sin da subito disponibile ad un confronto più ampio, affermando che tutte le strade da percorrere per rassicurare il mercato ed attivare le procedure di vendita ed acquisto delle azioni sono state attuate.
A conferma di ciò e, contrariamente a quanto da alcuni detto, l’Istituto conferma di essere stato autorizzato dalla Banca d’Italia, su espressa richiesta, ad utilizzare il fondo di riacquisto nei limiti consentiti dalla normativa vigente, dando priorità ai soci deceduti – come da statuto – ed istituendo un c.d. fondo di solidarietà rivolto agli azionisti che vessano in condizioni di particolare difficoltà.
L’istituto di credito tiene a precisare che è in corso un processo di ristrutturazione del piano industriale per rafforzare la propria posizione che ad oggi, come risulta dai dati statici, risulta essere una delle più solide sul mercato.
Il mercato finanziario nel tempo ha subito delle modifiche e non per volontà dalla Banca ma per cambiamenti normativi sovranazionali a cui tutti gli istituti di credito devono attenersi al fine di adempiere a quanto contenuto in questi.
“I consumatori hanno il diritto di conoscere, – dichiarano ROMEO Presidente Regionale Adiconsum e CERRUTO Presidente Ragusa-Siracusa –, di essere informati soprattutto per quanto riguarda la trasparenza sui servizi di investimento, come da Direttiva europea Mifid 2 che ne rende obbligatoria la comunicazione ai consumatori-investitori. Da qui nasce l’esigenza di una informazione e formazione che sia quanto più possibile elementare e comprensibile a tutti i livelli”.