“Ormai siamo al paradosso. Le riunioni e le notizie ufficiali arrivano solo per comunicare ulteriori rinvii e nuove richieste di chiarimenti e integrazioni. Avviene per la Rosolini-Modica e anche per la Ragusana. Il progetto Sud Est diventi il tema del l’agenda politica del governo regionale e nazionale”
Così, Paolo Sanzaro, segretario generale della UST Cisl Ragusa Siracusa, e Paolo Gallo, segretario generale della Filca territoriale, intervengono dopo l’ennesimo rinvio della ripresa dei lavori sul tratto della Siracusa-Gela comunicato, al tavolo prefettizio, dall’assessore regionale Falcone.
“Una riunione, sicuramente opportuna, alla quale non eravamo presenti perché riservata ad alcune associazioni di categoria, – sottolineano Sanzaro e Gallo – e durante la quale viene dichiarato che i lavori riprenderanno il prossimo 1 marzo. Dicono per una serie di pagamenti da effettuare.
Una notizia che si aggiunge a quella arrivata dal CIPE che ha rinviato la discussione sulla Ragusa-Catania perché il Ministero dell’Economia vuole rivedere l’investimento.
Chiediamo adesso all’assessore regionale di essere convocati visto che, come organizzazioni sindacali, possiamo ancor di più rappresentare le istanze e le esigenze di centinaia di lavoratori.
Siamo alla pantomima. Si costruiscono autostrada di parole e si desertifica il futuro di questo territorio. La politica guarda soltanto alla prossima scadenza elettorale e dimentica cosa c’è oltre quell’appuntamento.
È incredibile come non si riesca a comprendere l’importanza di queste opere. Quella occupazionale, innanzitutto. Almeno 200 persone per la Rosolini-Modica e non meno di 800 per la Ragusana.
E poi il valore strategico delle due opere interconnesse che uniscono un territorio vasto e pieno di potenzialità soffocate dalla mancata progettualità politica e strategica. Politica e istituzioni, quasi al termine di questo primo mese del nuovo anno, devono avere un sussulto e un moto di orgoglio. Il bene comune al primo posto per scacciare la politica del piccolo orticello che alimenta soltanto malessere, disagi e allarga il divario con altre parti del paese.”
