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Ex direttore della Bapr di Pozzallo assolto anche in secondo grado

Assolto anche in secondo grado l’ex direttore della filiale di Pozzallo della Banca agricola popolare di Ragusa, Giuseppe Iemmolo, rimosso dall’istituto di credito dall’incarico che rivestiva in filiale perché accusato di concorso nell’attività di usura.
Per l’accusa, Iemmolo aveva intercettato i clienti della banca per cui lavorava che vertevano in difficoltà economiche e li avrebbe indirizzati agli altri due imputati del procedimento, i fratelli Salvatore e Giorgio Civello, fruttivendoli pozzallesi, entrambi accusati di avere tenuto le fila di un giro di usura che andava avanti da qualche anno, con interessi elevatissimi.
Per i due fratelli l’ipotesi di reato era quella di usura aggravata, minacce ed estorsione aggravata, e solo per Salvatore anche di detenzione illegale d’arma da fuoco. La pistola sarebbe servita a minacciare chi non riusciva a coprire gli esosi interessi.
Gli imputati erano stati rinviati a giudizio dal giudice delle udienze preliminari del tribunale di Modica, in accoglimento della richiesta dell’allora procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio.
Sui due fratelli Civello il Collegio penale non si è espresso, in quanto sono entrambi deceduti, ma, secondo l’accusa, avrebbero svolto attività usuraria applicando interessi su base annua dal 200 al 1.200% contando sull’intermediazione e la compiacenza di Iemmolo. L’uomo, modicano, è stato assolto per non aver commesso il fatto.

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12 commenti su “Ex direttore della Bapr di Pozzallo assolto anche in secondo grado”

  1. Il Pubblico Ministero che ha condotto le indagini è Minicucci. I difensori sono stati gli avvocati Carmelo Scarso e Gianluca Gulino.

  2. Giuseppe Iemmolo7

    Per chiarezza.
    Indagini:
    I carabinieri.
    Procuratore: è scritto nell’articolo.
    La Minicucci è il P.M. che ha presenziato l’ultima udienza a dibattimento. Prima avevano presenziato Scollo e Puleio.
    Confermo la difesa.
    Se serve altro basta aspettare giusto il tempo di pubblicare il PUBBLICABILE.
    L’imputato.

  3. @ Giuseppe Iemmolo7 :
    Ne deduco che i sottoufficiali dei CC erano capitanati da uno con barba e baffi . . .

    Ma ora chi pagherà i danni ?

  4. @cittadino:
    I danni chi li pagherà? NESSUNO.
    Siamo in Italia, innanzitutto.
    Le ex vittime: non mi hanno già consentito di perseguirle ( denunce archiviate – reati prescritti ).
    Le istituzioni: non rispondono dei reati commessi.
    I DANNI LI HO GIÀ SUBITO E MI RESTETANNO A VITA E SONO ANCHE REVERSIBILI ( come la pensione ).

    P.s. = una vergogna totale.

  5. Capperi . . . vuoi vedere che sono gli stessi che hanno sequestrato i villaggi che non inquinavano , che hanno depoltronato il sindaco di Scicli per mafia (poi assolto !) , e chissà cosa altro .
    Peggiu ri najalata nto misi ri aprili . .

  6. Armando Fiorilla

    Tanto dolore . La politica non deve perdere altro tempo per un confronto coraggioso ed onesto . Questo non è un caso isolato, i cittadini dobbiamo avere certezza del giudizio in tempi accettabili.
    Un abbraccio

  7. Per sicuro qualcuno aveva volontariamente agito per interessi , ma qualcuno preposto non è voluto intervenire .
    O forse il preposto , od i preposti , sono stati dirottati altrove ?
    Stai a vedere che quel “qualcuno” è stato ricompensato o premiato . . .

  8. Si può tranquillamente supporre che in questa vergognosa storia tutti hanno avuto un bel tornaconto. Trasferimenti con promozioni, incarichi superiori, qualcuno magari lontano, forse all’estero. Da come si legge soldi per le ex vittime ed aste sospese o rinviate e poi sistemate diversamente. Per i due presunti usurai non è stata provata la loro colpevolezza, anzi forse sono stati truffati stante che non hanno recuperato i soldi prestati con assegni.
    Sembra chiaro a tutti, pure ai ciechi ed ai sordi, che chi è stato distrutto è il direttore Iemmolo.

  9. Ma chi ha condotto le indagini dormiva o si è girato di spalle?
    Dov’è la magistratura..o meglio dov’era?

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