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Ragusa in Movimento: “Sul decreto Sicurezza la Cgil dimostra ignoranza in materia”

“Le dichiarazioni rese dal rappresentante provinciale della CGIL sono un misto di disprezzo delle istituzioni e totale ignoranza della materia trattata”. Lo dice l’avvocato Michele Saverese, rappresentante di Ragusa in Movimento. Secondo il segretario generale della Cgil Ragusa, Peppe Scifo, il decreto sicurezza, meglio noto come decreto Salvini, andrebbe non applicato in obbedienza alla Costituzione Italiana. “Su tali affermazioni – incalza Savarese -è bene fare presente alla CGIL che il decreto sicurezza, ora legge dello Stato, è già stato sottoposto ad un preliminare controllo di cosiddetta costituzionalità mediante la sottoscrizione dello stesso da parte del Capo dello Stato, che insieme ai proprio consiglieri giuridici ritengo che ne sappia qualcosa in più del segretario provinciale della CGIL in materia di Costituzione e diritti in essa contemplati. Ma l’ esponente del sindacato, sicuramente poco informato, si spinge a dire che in base alla nuova legge sarebbero negati agli immigrati clandestini alcuni diritti fondamentali a partire dal diritto di iscriversi al servizio sanitario nazionale. Se il segretario con tale affermazioni vuol fare intendere che gli immigrati clandestini con il nuovo decreto non potranno essere curati, è bene dire che ciò è falso. Infatti chiunque si può recare presso i nostri ospedali per ricevere le cure a prescindere dal suo stato di clandestinità o meno.
Visto che la CGIL, da un po’ di tempo si occupa sempre di più dei diritti degli immigrati, mi permetto di tranquillizzare il sindacato. Nessun diritto fondamentale dell’ individuo viene violato con la nuova legge. Se così fosse, ritengo che il Presidente della Repubblica avrebbe rispedito la norma al mittente anziché firmarla.
In realtà vi è però qualcosa di particolarmente grave nel messaggio lanciato dalla CGIL locale e da alcuni sindaci di città amministrate da una determinata parte politica. Sostanzialmente viene afferma che le leggi vadano rispettate solo se si condividono. Naturalmente se così fosse non vivremmo più in uno società civile ma nella totale anarchia dove ognuno in base alla propria convenienza personale o politica decide se la legge di turno deve essere ritenuta meritevole o no di applicazione.
O forse la verità è un’ altra. La CGIL ha abbandonato da tempo i lavoratori italiani. Non ha mosso un dito quando è stata varata la sciagurata Legge Fornero e tutte le misure della passata legislatura che hanno letteralmente massacrato intere classi sociali. Del resto dal 2014 ad oggi più di 700.000 lavoratori iscritti al sindacato non hanno rinnovato la tessera.
La CGIL, lasci perdere il decreto Salvini che è una legge dello Stato e va rispettata. Torni ad occuparsi dei diritti dei lavorati, ammesso che quest’ ultimi ripongano ancora fiducia nel sindacato”.

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