Antonio Floridia alla Scuola di formazione politica e culturale “Virgilio Failla” di Modica

Dopo la lezione tenuta da Piergiorgio Barone, sul valore umanistico e scientifico delle conoscenze delle discipline di Geografia e Storia nei processi formativi, nella Sala della nuova Biblioteca a Modica, si é tenuta, con l’intervento di Antonio Floridia, saggista e politologo, una conferenza su ” La crisi delle democrazie e l’insorgenza dei populismi nel mondo di oggi”. La conferenza é stata seguita con partecipazione e interesse da un pubblico numeroso di diverso orientamento politico e culturale, fra cui parecchi giovani. Il relatore ha messo a fuoco alcuni aspetti centrali della crisi delle democrazie, che é crisi di governabilità, deficit di rappresentanza e di legittimità delle élites politiche e delle istituzioni. Di fronte alla crisi mondiale e ai processi di globalizzazione dell’economia e della finanza che hanno trasferito ad un livello sovranazionale i centri decisionali e di potere, nell’ultimo ventennio, invece di rafforzare la rappresentanza democratica, attraverso nuovi sistemi di partecipazione, di responsabilizzazione popolare e di coinvolgimento dei territori, si é preferito da parte di tutte le forze politiche giocare la carta del decisionismo, tentando di limitare pesantemente il potere dei Parlamenti, di delegittimare o di eliminare gli istituti intermedi, sindacati, associazioni di categoria e persino gli stessi partiti, per raffaorzare il potere esecutivo. Il risultato di quest’operazione ha determinato la delegittamazione generale delle classi dirigenti e il tentativo di alcuni leaders di fare appello, di rivolgersi direttamente al popolo sovrano(di quì il populismo, ovvero l’illusione di fare decidere al popolo) per ricevere l’investitura diretta per poter realizzare la politica che,putacaso, favorisce le élites economiche e sociali, aumenta le ingiustizie sociali, le disuguaglianze e la povertà, mortifica e svalorizza il lavoro, sacrifica le nuove generazioni. Per uscire dalla fase critica la strada da seguire é quella di formare coscienze critiche, organizzare nuovi strumenti di partecipazione democratca, coinvolgere i territori. Alla relazione é seguito un intenso e proficuo dibattito. L’iniziativa ha corrisposto perfettamente agli scopi che persegue la scuola di formazione politica.

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