
Uno schiaffo da fare male. A mano aperta. Sulla guancia. Dolorante e incredulo il piccolo Tony. Non una lacrima. Rabbia. Mortificazione. Voglia di prendere a calci quella suora mingherlina, baffuta e brutta. Asilo. Anni Quaranta. Chiesa Madre. Duecento metri da casa, ove il ragazzino si precipita di corsa per non fare mai più ritorno in quel posto odioso, maledettamente indigesto.
Quella brutta cuppuluna, come la chiamava la madre di Tony, non lo vide più. Lei, imperterrita, continuò a lungo a menare le mani a danno dei piccoli ospiti dell’asilo, accusati a turno, a suo insindacabile giudizio, di avere commesso qualche marachella a lei non gradita. Tony conservò per sempre nei suoi confronti una dura, insanabile avversione.
Settantaquattro anni dopo … la mania di picchiare i bambini assume i contorni di una grave e irrefrenabile patologia.
Decine i casi di maltrattamenti ai minori riportati dalla stampa. Ma che cacchio succede? Perché mai?
“Stress e inesorabile perdita progressiva di valori di una società che corre in fretta verso traguardi fasulli”.
Questa la madre di tutte stupide frasi fatte, ripetuta con sconcertante tiritera da specialisti del settore e supponenti strizzacervelli impegnati a guadagnarsi la pagnotta nel corso di infiniti e stucchevoli dibattiti televisivi.
Certo è che nel mare magnum delle minchiate, c’è gente specializzata in elucubrazioni mentali che continua a farneticare.
Di fronte a certe sconcezze morali e a inaudite violenze gratuite consumate sui minori, ci vorrebbe un autotreno di Maalox plus per digerire contorte teorie del nulla, spesso puntualmente citate in tribunale da idioti azzeccagarbugli a difesa di persone schifose, assolutamente normali nella loro anormalità, responsabili di delitti imperdonabili. Ci mettessimo a ricercare con il lanternino della psicologia babba le cause della cattiveria umana, non finiremmo mai di giustificare in qualche modo tutti i mali del mondo.
I responsabili di questo tipo di reati, nessuno si meravigli, di solito sono persone timorate di Dio, che hanno la libertà di agire ed operare nel contesto di un sistema sbagliato. Questo il problema. Sistema sbagliato e bacato, irreversibilmente condizionato da anchilosi burocratica. Con la fatale conseguenza che persone mediocri e indegne ottengono incarichi e posti immeritati. Come, purtroppo, è scontato che succeda in un Paese smarrito, ansioso, furbo e intrallazzista come il nostro, ove mancano da sempre verifiche attitudinali, controlli, ispezioni, regole precise da rispettare.