L’incapacità cronica dell’amministrazione ispicese di prendere decisioni o, quantomeno, di accettare buoni consigli dalle opposizioni sta conducendo la città alla rovina.
Uno dei sintomi più evidenti della intollerabile mancanza di decisionismo è, in questi giorni, sotto gli occhi di tutti, ed in particolare di quelli, sconsolati, degli imprenditori agricoli: una quantità di pioggia non indifferente, ma tutto sommato abbastanza in linea con la media del periodo, ha prodotto la scorsa settimana danni enormi alle colture, allagando alcuni punti critici del bassopiano.
Il problema, purtroppo, dichiara Mariagiovanna Gradanti, portavoce del gruppo politico a sostegno del consigliere comunale Giuseppe Quarrella, sembra destinato a riproporsi nelle prossime ore in tutta la sua drammaticità: sono attesi, infatti, circa 200 millimetri di pioggia fra venerdì, sabato e domenica e i terreni non hanno ancora assorbito quella della settimana scorsa; la mancata manutenzione dei canali e la presenza abbondante di sedimenti e sterpaglie che ostruiscono il normale deflusso delle acque trasforma un “ordinario” nubifragio autunnale in un dramma economico. Ad alcune aziende non vengono più nemmeno rinnovate le polizze assicurative contro i danni da maltempo: ovvio che, a questo punto, possano solo sperare che l’intervento pubblico sia efficace e rapido.
Purtroppo, da noi succede tutt’altro.
Riteniamo, prosegue Gradanti, che si potesse fare qualcosa prima di giungere nuovamente allo stesso periodo dell’anno in cui puntualmente si ripresentano le piogge ed i conseguenti allagamenti. Assieme al consigliere comunale Quarrella, stiamo chiedendo che il Comune si faccia promotore di una conferenza di servizi chiarificatrice delle competenze e dei doveri di ciascun organo coinvolto nella manutenzione dei canali e nella prevenzione del rischio idrogeologico da circa due anni, ma niente.
La consulta dell’agricoltura, che pure avrebbe potuto fornire suggerimenti importanti in merito alla prevenzione delle criticità maggiori, non è stata nemmeno nominata per intero.
Imprenditori e cittadini abbandonati al loro destino e perfino potenzialmente danneggiati dall’inerzia del Sindaco e della sua Giunta: mentre i comuni vicini si sono già attivati e hanno fissato il termine ultimo per la presentazione delle domande di indennizzo riguardanti l’alluvione del gennaio 2017, ad Ispica tutto tace e nessuno è in grado di sapere, permanendo tale situazione, se gli ispicesi che hanno subìto e documentato allagamenti siano ancora in tempo per ricevere un ristoro al danno patito per la calamità.
Chiediamo che venga immediatamente fatta chiarezza in merito alle questioni amministrative e burocratiche dei risarcimenti e che siano adottate, sul territorio, tutte le misure possibili atte a prevenire l’ennesima sciagura.
- 16 Ottobre 2024 -