Sarà cremato a Messina il pittore sciclitano Piero Guccione, deceduto all’età di 83 anni, all’Hospice dell’Ospedale Maggiore di Modica. Martedì sarà allestita dalle 9 alle 18 la camera ardente a Palazzo Spadaro a Scicli. Successivamente in Piazza Municipio ci sarà l’allocuzione funebre civile. Mercoledì la salma partirà verso Messina, dove avverrà la cremazione. Le ceneri saranno sepolte nel cimitero di Scicli.
La Città di Modica gli è particolarmente grata nutrendo riconoscimento e devozione per lo spettacolare dipinto che sovrasta il plafond della platea del Teatro Garibaldi, donato gratuitamente dal Maestro e da altri pittori del “Gruppo di Scicli”, in occasione della sua riapertura.
“Ricordo con amicizia e affetto – commenta il sindaco, Ignazio Abbate – l’omaggio che Modica gli ha voluto riservare il 22 maggio del 2015 in occasione della sua mostra “Lo Stupore e il mistero del Creato” inaugurata nell’ex convento del Carmine.
Quello fu un atto d’amore verso la nostra città di un’artista semplice e umile che ha lasciato su questa terra la testimonianza più vera e autentica della sua esistenza”.
L’on. Orazio Ragusa, dal canto suo, propone l’intitolazione di un’area.
“La scomparsa di Piero Guccione – dice il parlamentare -lascia un vuoto immenso nel mondo dell’arte. Da sciclitani, questo peso lo sentiremo ancora di più. Inutile dire che cosa il maestro abbia rappresentato, rappresenta e rappresenterà ancora di più in futuro per la nostra città. Ecco perché, nei prossimi giorni, mi farò portavoce di un sentire comune della collettività sciclitana chiedendo al sindaco di intitolare a Guccione uno spazio, una sala pubblica oppure una via affinché, anche da questo piccolo gesto, la sua memoria possa rimanere imperitura per le generazioni a venire”.
“La morte di Piero Guccione, oltre a lasciare un vuoto incolmabile nel panorama artistico italiano, si porta via un pittore che ha rappresentato in modo sublime il Mediterraneo”.
Così il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, dopo aver appreso la notizia della scomparsa del pittore, punto di riferimento del ‘Gruppo di Scicli”.
“Guccione sapeva infondere – aggiunge Piazza – generosamente tutto se stesso nella sua arte: sentimenti, passioni, ideologia, spirito sempre fiero e coerente nella battaglia per il rinnovamento della pittura italiana e fino alla fine nella difesa e attuazione dei suoi principi ideologici e pittorici. I suoi dipinti – sia i maggiori sia i minori – riflettono il “fuoco della loro origine” e lasciano tralucere la sua anima poiché in essi è impressa profondamente la sua “umanità”, il suo modo d’essere uomo fra gli uomini”.
- 4 Ottobre 2024 -