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I dati iblei, Dibennardo (Federalberghi) “Non facciamo confusione tra commercio e turismo Le presenze nell’area iblea hanno retto molto bene

“Ritengo che si faccia confusione tra commercio e turismo. Ed è opportuno che possa esserci la dovuta chiarezza sulla delicata questione”. A sottolinearlo è il presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo, che interviene nel dibattito avviato, in questi giorni, sugli organi di stampa in merito ai presunti cali di presenze registratisi nell’area iblea. “Va spiegato – chiarisce Dibennardo – che il calo degli incassi di alcuni pubblici esercizi di Ibla e Scoglitti non significa necessariamente calo del turismo. Non si spiegherebbe perché, ad esempio, in altre località del nostro territorio, sempre per quanto attiene questo aspetto, le cifre risultino essere in controtendenza con locali sempre pieni. I numeri in nostro possesso, tra l’altro, mettono in evidenza come i numeri delle presenze turistiche della provincia, forniti anche e soprattutto dalle grandi strutture ricettive, abbiano addirittura fatto registrare degli incrementi. Se vogliamo dirla tutta, è possibile mettere in rilievo che qualche minimo calo di presenze ci sarà stato a giugno a causa del clima sfavorevole. In ogni caso, è opportuno che i resoconti si facciano a fine stagione e non quando la stessa è ancora in corso. Non è il caso, quindi, allo stato attuale, redigere il bilancio finale”. Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, chiarisce, allo stesso modo, che “la questione è da analizzare con attenzione e che bisogna affrontare un’altra piaga che, per quanto riguarda questo settore, ha a che vedere con il fenomeno dell’abusivismo presente in alcune strutture presenti sul territorio come i B&b o come gli house restaurant con veri e propri banchetti organizzati in abitazioni private come se si trattasse di ristoranti senza però le necessarie autorizzazioni. E’ qualcosa che non può reggere e che rischia di sfuggire di mano”. E Manenti prosegue: “Ad ogni modo ci teniamo a fissare l’attenzione sulla comunicazione turistica nel nostro territorio. Una cosa, come dice Dibennardo, sono i cali negli affari legati al commercio, un’altra quella che concerne le presenze. E, ad ogni modo, diventa cruciale, per non avere difficoltà con i visitatori, l’accoglienza e la formazione dei nostri operatori per i quali metteremo a disposizione dei corsi appositamente predisposti”.

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